Bombardamento ucraino: fiamme domate alla centrale nucleare di Zaporozhie

Seriamente danneggiata una delle torri di raffreddamento. AIEA: per fortuna nessun impatto a sicurezza nucleare.

In fiamme una delle due torri di raffreddamento

È stato “completamente spento” nella notte tra domenica e lunedì (11 e 12 agosto, per chi legge) l’incendio, scoppiato nel pomeriggio di domenica alla centrale nucleare di Zaporozhie (Zaporizhzhia, in ucraino), che si trova in territorio controllato dalla Federazione Russa.

Secondo la direzione della centrale nucleare il “fuoco si è sprigionato in una delle torri di raffreddamento, che non era operativa”. I rappresentanti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), un’ agenzia delle Nazioni Unite, che ha una presenza permanente nell’impianto, hanno dichiarato che “non c’è stato un impatto sulla sicurezza nucleare”.

La Russia ha accusato l’esercito di Kiev di “avere gravemente danneggiato la struttura a seguito di due attacchi diretti da parte di droni delle Forze armate dell’Ucraina”. La torre di raffreddamento della centrale nucleare ex sovietica, costruita dall’URSS nel 1981-1987, “è bruciata dall’interno in seguito all’attacco ucraino, mentre i tempi di riparazione saranno chiari dopo aver valutato i danni”, ha dichiarato la responsabile delle comunicazioni della centrale nucleare, Evgenia Jashina.