BRICS: Bolivia diventa partner ufficiale dei gruppo

Il presidente della Bolivia, Luis Arce: “L’adesione all'organizzazione internazionale rappresenta per il Paese latinoamericano un’enorme opportunità di crescita economica”

Luis Arce

La Bolivia ha colto l’occasione unica, aperta il 1° gennaio del 2025 dai BRICS e ha subito aderito come Paese-socio (official partner) all’influente gruppo internazionale. In un discorso speciale il presidente della Bolivia, Luis Arce (nella foto), ha esaltato l’ingresso del Paese come socio del gruppo dei BRICS: “Dal 1° gennaio del 2025 il nostro Stato plurinazionale della Bolivia entra in maniera formale come Paese-socio dei BRICS, un’importante organizzazione internazionale che rappresenta quasi il 45% della popolazione mondiale”, ha dichiarato Arce durante un incontro con i rappresentanti dei media locali e internazionali.

“Questa adesione – ha sottolineato Arce – non solo apre nuove porte per il nostro Paese, ma anche ci conferma nella linea di ampliare e diversificare le relazioni commerciali in un mercato vibrante e in crescita”. Secondo il capo dello Stato l’adesione ai BRICS offrirà alla Bolivia delle opportunità inedite in molti settori chiave come l’energia, il commercio internazionale, le alte tecnologie, la produzione industriale e le finanze sostenibili. “In un mondo pieno di incertezze legate alla transizione verso un nuovo ordine globale, essere parte di un blocco ci permette di diversificare e proteggere il nostro patrimonio, trasformandoci in un attore rilevante all’interno di una piattaforma di investimenti in economie emergenti con un immenso potenziale”, ha detto Arce.

Come ricorda la stampa di La Paz “si è trattato del secondo ingresso per la Bolivia in un contesto internazionale di alto livello”. Alla fine del 2024 il Paese era divenuto parte integrante del Mercato comune del Sud (Mercosur), l’area di integrazione commerciale tra i Paesi dell’America Latina, che comprende anche l’Argentina, l’Uruguay, il Paraguay e il Brasile, che il 1° gennaio è diventato il Paese presidente di turno dei BRICS. Al centro della presidenza annuale brasiliana ci saranno la cooperazione e la solidarietà tra i Paesi del Sud Globale, la ricerca delle alternative al dollaro, la creazione di un ordine globale multipolare e la riforma di fondo degli organismi internazionali, tra cui il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e l’Organizzazione mondiale del commercio.

Originariamente formato dal Brasile, dalla Russia, dall’India, dalla Cina e dal Sud Africa – Paesi le cui iniziali formano l’acronimo del gruppo – da gennaio del 2024 sono diventati parte dell’organizzazione internazionale anche l’Iran, gli Emirati Arabi Uniti, l’Etiopia e l’Egitto, mentre lo status di membro del gruppo a pieno titolo dell’Arabia Saudita dev’essere ancora confermato. Inoltre dopo l’elezione a presidente di Javier Milei l’Argentina ha ritirato la sua richiesta di adesione.

Al summit annuale dei BRICS, che si è tenuto a Kazan, in Russia, il 5-6 ottobre del 2024, 13 Paesi del mondo sono stati inviati a diventare partner ufficiali del gruppo. Nove Paesi – la Thailandia, la Bolivia, la Bielorussia, Cuba, l’Indonesia, la Malesia, il Kazakhstan, l’Uganda e l’Uzbekistan – hanno ufficializzato immediatamente la loro adesione, mentre dalla Nigeria, dalla Turchia, dal Vietnam e dall’Algeria si aspettano ancore delle risposte formali. Come ricorda il portale Internet dei BRICS “in qualità di partner – o Stati associati – i rappresentanti di questi Paesi possono partecipare alle riunioni dei ministri degli Esteri, in programma nel corso dell’anno, e anche ai vertici annuali dei leader del gruppo”. Durante la cerimonia di consegna della presidenza annuale dei BRICS al Brasile, il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha dichiarato che “in totale, ben trentaquattro Paesi del mondo hanno presentato una manifestazione di interesse per unirsi al gruppo che si propone come un’istanza in grado di competere con le altre organizzazioni sovranazionali, a partire dal G7, nella scelta dei temi dell’agenda globale e delle loro possibili soluzioni”. I BRICS lavorarono per consolidare un mondo multipolare e per creare sempre maggiori opportunità di scambio economico e strategico tra i Paesi membri, molti dei quali rappresentano il Sud Globale.