È stata concordata la posizione comune sul conflitto russo-ucraino. Al vertice di Kazan si discute dell’espansione dei BRICS: 13 Stati del mondo in lizza per status di “Paesi partner”
Sono iniziati mercoledì, 23 ottobre, i lavori della seconda giornata del super summit dei BRICS a Kazan, nella repubblica russa del Tatarstan. Nel corso della riunione generale e durante i meeting in formato ristretto si continuerà a discutere del rafforzamento dei legami economici e commerciali tra i dieci Paesi del gruppo, della messa in funzione di un sistema finanziario inter-BRICS, che permetterà di effettuare i pagamenti in valute nazionali. Al vertice di Kazan partecipano le delegazioni dei 36 Paesi del mondo e i capi di molte organizzazioni internazionali, tra cui il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.
La maggior parte degli incontri in formato multilaterale avverrà oggi (mercoledì, 23 ottobre, per chi legge) ma nel frattempo il presidente russo e padrone di casa, Vladimir Putin, ha incontrato i leader dei Paesi-membri del gruppo e Dilma Rousseff, presidente della Nuova banca di sviluppo (New Development Bank, NDB) dei BRICS, con cui Putin ha discusso i particolari del nuovo sistema di pagamenti indipendente, che presto dovrà essere messo in funzione dall’istituto di credito con la sede a Shanghai, in Cina. Occorre ampliare l’uso delle valute locali “per aumentare l’indipendenza finanziaria dei Paesi membri dei BRICS e minimizzare i rischi geopolitici”, ha sottolineato Putin, ricordando che dal 2018 la Banca ha finanziato progetti per un valore totale di 33 miliardi di dollari.
Alla prima riunione generale i leader del gruppo, composto del Brasile, della Russia, dell’India, della Cina, del Sud Africa, e dal gennaio del 2024 dell’Egitto, dell’Etiopia, dell’Iran, degli Emirati Arabi Uniti e dell’Arabia Saudita (status in definizione) hanno concordato una posizione comune dei BRICS sulla situazione in Ucraina che sarà descritta nella dichiarazione finale del vertice di Kazan. “La formulazione è già stata concordata, non solleva obiezioni da parte di nessuno”, ha detto Ushakov.
Nel suo discorso il primo ministro dell’India, Narendra Modi, ha dichiarato che l’India sostiene “il ripristino della pace e della stabilità il più presto possibile” ed è disponibile a offrire assistenza. “Siamo rimasti in contatto regolare in merito al conflitto in corso tra la Russia e l’Ucraina. Come ho affermato in precedenza, crediamo che la risoluzione dei problemi debba essere raggiunta solo attraverso mezzi pacifici. Sosteniamo pienamente il ripristino della pace e della stabilità il più presto possibile. Tutti i nostri sforzi danno priorità all’umanità. L’India rimane pronta a fornire tutta l’assistenza possibile anche in futuro”, ha sottolineato il premier indiano.
Durante il primo giorno del vertice BRICS Putin ha avuto una serie di incontri bilaterali con Modi, il presidente della Cina, Xi Jinping e il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa. Dopo l’incontro con Putin Modi ha definito i risultati del colloquio “eccellenti”. Il premier indiano ha espresso apprezzamento per la presidenza russa dei BRICS e ha augurato un summit di successo. I due leader hanno esaminato l’intero spettro delle relazioni bilaterali, con particolare attenzione ai progressi nelle decisioni prese durante il loro ultimo incontro bilaterale a Mosca, a luglio. Inoltre Putin e Modi, hanno condiviso prospettive su questioni regionali e globali, incluso il conflitto in corso in Ucraina. Infine i due leader si sono scambiati idee del come “aggiungere ancora più vigore” alla partnership tra la Russia e l’India in diversi settori.
Sempre a margini del summit BRICS il presidente russo e l’omologo cinese, Xi Jinping, hanno analizzato diverse questioni specifiche delle relazioni bilaterali. I due leader hanno delineato il programma dei prossimi contatti personali. “Le relazioni tra la Russia e la Cina sono una partnership strategica privilegiata. E hanno tutti i prerequisiti per svilupparsi”, ha detto dopo l’incontri il portavoce presidenziale russo, Dmitrij Peskov. Putin e Xi hanno parlato delle relazioni di Mosca e di Pechino con l’Occidente nelle condizioni in cui “gli interessi fondamentali e vitali dei due Paesi sono offesi”. In questo contesto i due presidenti hanno confermato che i “loro Stati condividono le posizioni sulla situazione nel mondo”.
Per Xi Jinping il meccanismo di cooperazione dei BRICS “rappresenta un pilastro per la promozione di un mondo multipolare equo e ordinato, oltre che una globalizzazione economica inclusiva”. “Il gruppo BRICS – ha sottolineato il leader cinese – è la piattaforma più importante per la solidarietà e la cooperazione tra i Paesi dei mercati emergenti e i Paesi in via di sviluppo nel mondo di oggi”.
Secondo il presidente cinese, la “profonda amicizia” tra la Cina e la Russia rimarrà immutata, a dispetto del caos nel panorama internazionale e dei cambiamenti mai visti in un secolo. Xi Jinping ha detto che le relazioni bilaterali hanno compiuto “grandi passi avanti” e hanno ottenuto una serie di risultati rivoluzionari. “È stato esplorato un modo in cui grandi Paesi vicini possono andare d’accordo tra loro senza schierarsi, scontrarsi o prendere di mira terze parti”, ha detto il presidente cinese, precisando che Mosca e Pechino “continuano ad espandere la cooperazione strategica a tutto campo”. “Attualmente, il mondo sta attraversando grandi cambiamenti mai visti in un secolo e la situazione internazionale è mutevole e caotica. Tuttavia, credo fermamente che la profonda amicizia che lega Cina e Russia da generazioni non cambierà”, ha detto infine Xi Jinping.
Nella sua seconda giornata di lavori l’agenda del vertice prevede alcune riunioni in formato multilaterale, la cerimonia ufficiale di incontro dei capi delle delegazioni internazionali, oltre a numerosi incontri bilaterali. Il presidente Putin riceverà per i colloqui il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan.
I leader dei BRICS hanno deciso di analizzare le prospettive dell’allargamento del gruppo ai nuovi Stati-membri. “L’espansione dei BRICS non è all’ordine del giorno del vertice di Kazan, ma questo problema sarà comunque discusso”, ha dichiarato Dmitrij Peskov, secondo cui “l’argomento in sé, il tema dell’espansione non è all’ordine del giorno del vertice di Kazan. Tuttavia, ci sono diversi punti di vista, e oggi tutto questo sarà discusso”. Nel corso del summit di Kazan sarà ufficializzato lo status di “Paese partner” dei BRICS e 13 Stati del mondo hanno chiesto di poter ottenere questo status. Come ha dichiarato il consigliere presidenziale russo, Jurij Ushakov, la questione è “oggetto di consultazioni tra le delegazioni” e verrà “ponderata dai leader”. Durante il suo intervento alla riunione dei BRICS il presidente Putin ha dichiarato che “fino a 30 Paesi del mondo hanno espresso il desiderio di unirsi al BRICS in qualche veste”. In particolare la Turchia vuole diventare membro dei BRICS a pieno titolo e questo argomento sarà discusso oggi da Putin ed Erdogan.
Infine un altro evento centrale del secondo giorno del summit sarà il colloquio bilaterale tra il presidente della Cina, Xi Jinping, e il primo ministro dell’India, Narendra Modi, che si riuniranno per i colloqui al vertice per la prima volta dal 2022.