I Paesi dei BRICS devono intensificare la cooperazione “per salvaguardare gli interessi comuni e difendere equità e giustizia internazionali”.
Di fronte alle attuali sfide e minacce nel campo della sicurezza regionale e internazionale, i Paesi del gruppo BRICS devono adottare un programma speciale a lungo termine di tempo e rafforzare la cooperazione, in modo da “infondere energia positiva nella turbolenta situazione internazionale”. Durante la 14ma riunione al vertice dei BRICS, dedicata alle questioni di sicurezza regionale e globale (San Pietroburgo, Russia), Wang ha avanzato alcune proposte per “la costruzione di un mondo di pace duratura e di sicurezza universale”, che dovrebbero “comprendere il rafforzamento della solidarietà tra i Paesi-membri dei BRICS e un coordinamento capillare nell’ambito delle iniziative regionali e globali”.
In questo contesto il capo della diplomazia cinese ha ribadito la disponibilità di Pechino di collaborare con tutti i partner dei BRICS “per salvaguardare gli interessi comuni ai Paesi in via di sviluppo e difendere equità e giustizia internazionali”. Una delle sfide è la guerra nella Striscia di Gaza, dossier su cui i Paesi dei BRICS devono impegnarsi nella ricerca di una “soluzione permanente alla questione palestinese”. Relativamente alla guerra in Ucraina, Wang Yi ha ribadito “sostegno a una soluzione politica”.
Il prossimo summit dei capi di Stato e di Governo dei BRICS si terrà a Kazan, in Russia, dal 22 al 24 di ottobre prossimi. Al summit parteciperanno anche le delegazioni di oltre 40 Paesi del mondo, che hanno annunciato le proprie intenzioni di aderire a questo influente gruppo internazionale, attualmente composto del Brasile, della Russia, dell’India, della Cina, del Sud Africa, dell’Egitto, dell’Etiopia, dell’Iran, dell’Arabia Saudita e degli Emirati Arabi Uniti.