E' la terza protesta da inizio anno nella capitale del Belgio sede delle istituzioni UE
Il 26 marzo una nuova manifestazione degli agricoltori si è svolta nelle strade simboliche di Bruxelles, mentre nei palazzi dell’Unione si teneva il Consiglio Agricoltura e Pesca. La terza protesta del 2024 ha visto circa 250 trattori occupare il quartiere delle istituzioni Ue.
Nel frattempo l’Unione europea faceva importanti concessioni agli agricoltori rivedendo parti della Politica agricola comune (PAC). Le concessioni prevedono anche un sostegno al reddito degli agricoltori e una riduzione di oneri amministrativi e una nuova visione delle politiche ambientali con i vincoli che saranno più graduali e flessibili.
“Sul piano delle semplificazioni c’è stato un taglio quasi totale degli adempimenti burocratici per le aziende al di sotto dei dieci ettari, 500 mila imprese agricole in Italia, mentre per le altre c’è stato uno snellimento del 50% dei vincoli – ha spiegato Ettore Prandini, presidente dell’associazione di categoria italiana ‘Coldiretti’ in un’intervista a La Repubblica.
Prandini ha esplicitato anche uno dei temi caldi, ovvero la concorrenza del grano proveniente dall’Ucraina:
“Io credo che sia corretto che l’Europa continui ad aiutare l’Ucraina favorendo le importazioni di grano, ma bisognerebbe anche fare in modo che questo grano non entri nel mercato Ue, che rischia di destabilizzare, ma venga invece stoccato e poi destinato ai Paesi che non hanno cibo a sufficienza per sfamare la popolazione, come i Paesi africani”.
Tra le concessioni di Bruxelles c’è l’eliminazione dell’obbligo di mantenere incolti il 4% dei terreni e le aziende agricole di meno di 10 ettari (il 65% dei beneficiari della PAC, ma coprono appena il 9,6% della superficie) saranno esentate dai controlli e dalle sanzioni relative alle norme ambientali.