Nel frattempo un nuovo sondaggio vorrebbe un testa a testa tra il tycoon e la vicepresidente
Kamala Harris starebbe cercando di “rapinare” Joe Biden per oltre 90 milioni di dollari. E’ quanto spiega la campagna di Donald Trump che ha denunciato alla commissione elettorale il fatto che, se i fondi raccolti per l’ormai ex candidato Joe Biden, ritiratosi il 21 luglio dalla corsa per le presidenziali 2024, finissero al vicepresidente e probabile nuova candidata, Kamala Harris, si tratterebbe “della più grande violazione nella storia del Federal Election Campaign Act del 1971”. Così recita la denuncia con in calce la firma di David Warrington, avvocato e consulente generale della campagna di Trump. Secondo alcuni analisti Harris in quanto già componente del ticket elettorale avrebbe comunque diritto a godere di quei 95 milioni di dollari di fondi, poco importa se quando sono stati raccolti era candidata vice mentre ora sarà candidata presidente. Ma per ora la Commissione non si esprime (e secondo alcuni analisti difficilmente potrà farlo prima del 5 novembre, data delle elezioni).
La campagna di Kamala Harris ha in ogni caso dichiarato di aver già raccolto, dal 22 luglio, altri 100 milioni. “I repubblicani possono essere invidiosi del fatto che i democratici hanno nuove energie per sconfiggere Donald Trump e i suoi alleati MAGA, ma le pretese legali prive di fondamento, come quelle che hanno fatto per anni per cercare di sopprimere i voti e rubare le elezioni, serviranno solo a distrarli, mentre noi reclutiamo volontari, parliamo con gli elettori e vinciamo queste elezioni”, ha commentato Charles Kretchmer Lutvak, portavoce della campagna di Harris.
Nel frattempo, secondo un sondaggio realizzato il 22 luglio da Npr-PbsNews/Marist College, Harris avrebbe quai raggiunto Trump: 45% contro il 46%. Includendo anche con Robert F. Kennedy in una gara a tre la democratica e il repubblicano sarebbero alla pari con il 42% e con il candidato indipendente che otterrebbe il 7%.