Canale di Suez: Egitto perde miliardi di dollari nel 2024

Il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi: “Dopo la Siria il prossimo obiettivo degli islamisti radicali sarà l'Egitto”

Abdel Fattah al Sisi

Il Governo dell’Egitto ha analizzato le perdite finanziarie, causate dagli attacchi degli houthi dello Yemen contro le navi commerciali che transitano verso e dal canale di Suez, una delle fonti fondamentale degli introiti del budget egiziano. La situazione è veramente un disastro: nel 2024 i ricavi del Canale di Suez sono crollati di oltre il 60% rispetto ai risultati finanziari, registrati l’anno precedente, In termini di denaro l’Egitto ha perso 7 miliardi di dollari.

Durante un incontro con Osama Rabie, capo dell’Autorità del Canale di Suez, il presidente dell’Egitto, Abdel Fattah al Sisi (nella foto) ha attribuito la drastica riduzione delle entrate  agli attacchi dei ribelli filo-iraniani Houthi nel Mar Rosso. La coalizione militare internazionale non è riuscita ha fermare gli attacchi missilistici e con i droni contro le navi commerciali, sospettate di essere legate in un modo o nell’altro a Israele, agli Stati Untiti oppure alla Gran Betagna. L’escalation del conflitto ha dissuaso molte compagnie di navigazione dall’utilizzare la rotta attraverso il Canale di Suez, e costringendo armatori e capitani a scegliere percorsi alternativi più lunghi e costosi. Le autorità egiziane sperano che l’attuazione di nuove misure di sicurezza possano invertire questa tendenza negativa e ripristinare i volumi di traffico attraverso questa via d’acqua strategica.

Inoltre il presidente egiziano ha lanciato un avvertimento sulla sicurezza nazionale del Paese, sostenendo – ma senza entrare nei dettagli – che l’Egitto potrebbe essere il prossimo bersaglio di destabilizzazione dopo la Siria. In un video diffuso dai media egiziani, al Sisi ha dichiarato: “La loro missione in Siria è finita e il prossimo obiettivo è rovesciare lo Stato egiziano”. Il presidente egiziano non ha voluto dare nomi specifici. Ciononostante al Sisi  ha lasciato intendere che forze esterne e interne lavorano per minare la stabilità dell’Egitto. Come hannoi scritto i giornali egiziano le autorità temono un ritorno dei Fratelli Musulmani, organizzazione islamista dichiarata illegale in Egitto.

Al Sisi ha sottolineato come gli sforzi per destabilizzare il Paese si concentrino su più fronti, puntando a dividere la popolazione e a indebolire l’economia nazionale. “Nella loro strategia, le organizzazioni sovversive devono rompere la coesione dello Stato e degli egiziani, rompere l’unità tra musulmani e cristiani”, ha affermato. Il presidente ha inoltre ribadito l’impegno delle autorità nel proteggere il Paese da queste minacce, aggiungendo: “Non esiteremo a proteggere il nostro popolo e a salvaguardare la sicurezza nazionale dell’Egitto”.