L'annuncio di Palazzo Chigi: "È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l'aereo che riporta a casa la giornalista"
Cecilia Sala è libera e sta tornando in Italia. La giornalista de Il Foglio e di Chora Media era stata arrestata il 19 dicembre in Iran, dove si trovava con un regolare permesso di lavoro.
La notizia dell’arresto era stata tenuta sotto silenzio per giorni per poi essere divulgata il 27 dicembre, Sala era detenuta presso il carcere di Evin. Il suo arresto era stato collegato a quello del cittadino iraniano, Mohammad Abedini Najafabadi, avvenuto in Italia, presso l’aeroporto di Malpensa, il 16 dicembre scorso su richiesta degli Stati Uniti.
I due arresti sembravano essere collegati, come inizialmente ammesso anche da fonti iraniane. Il 7 gennaio però è arrivato un cambio di prospettiva con la portavoce del governo della Repubblica islamica, Fatemeh Mohajerani, che aveva dichiarato che l’arresto di Cecilia Sala: “Non è in alcun modo una ritorsione” per quanto accaduto a Najafabadi, aggiungendo: “Ci auguriamo che la questione della giornalista venga risolta rapidamente”.
Queste dichiarazioni erano avvenute l’indomani di un viaggio di Giorgia Meloni a Mar-a-Lago, il Florida, dove c’era stato un incontrato con il presidente eletto degli Stati uniti, Donald Trump. Al centro dei colloqui proprio Cecilia Sala.
L’8 gennaio è infine arrivato un comunicato del Governo italiano che annunciava la liberazione della giornalista: “È decollato pochi minuti fa, da Teheran, l’aereo che riporta a casa la giornalista Cecilia Sala. Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi”.