Cina: regime di esenzione dal visto anche per l’Australia, la Nuova Zelanda e la Polonia

La Cina stringe i rapporti politici ed economici con l’Asia Centrale: il presidente, Xi Jinping, sarà in visita in Kazakhstan e in Tagikistan dal 2 al 6 luglio

La Cina si apre ai visitatori stranieri, turisti e uomini d’affari, ma dal momento che sono politiche consolari reciproche, sarà molto più facile ai lavoratori cinesi visitare molti Paesi del Pacifico e dell’Europa Centrale e Orientale. Da lunedì 1° luglio il Governo della Cina concederà l’esenzione dal visto ai titolari di passaporto ordinario provenienti dall’Australia, dalla Nuova Zelanda e anche dalla Polonia. Si tratta di un regime “sperimentale” che durerà fino al 31 dicembre del 2025. I viaggiatori provenienti dai suddetti Paesi che si recano in Cina per affari, turismo o transito potranno soggiornare senza obbligo di visto fino a un massimo di 15 giorni.

Per rilanciare il turismo e l’economia dopo le misure ristrettive molto severe, che erano state adottate a contenimento della pandemia di coronavirus, la Cina ha concesso lo scorso dicembre l’esenzione dal visto per soggiorni fino a 15 giorni a cittadini di sei Paesi: l’Italia, la Francia, la Germania, i Paesi Bassi, la Spagna e anche la Malesia.

La semplificazione delle procedure consolari rientra nel pacchetto di misure, volte a rilanciare la crescita economica della Cina post Covid-19. Si tratta di un’impresa ardua: secondo gli ultimi dati ufficiali, pubblicati la sera del 30 giugno, l’attività manifatturiera e non manifatturiera in Cina nel mese di giugno è stata “sottotono”. L’indice dei top manager aziendali, responsabili degli acquisti (PMI) del settore manifatturiero è rimasto invariato rispetto a maggio, a quota 49,5 punti, ovvero al di sotto della soglia di espansione (50 punti), mentre quello del settore non manifatturiero è sceso dai 51,1 punti, registrati in aprile a 50,5 punti in giugno.

Per aumentare la presenza politica ed economica della Cina nei vicini Paesi dell’Asia Centrale, che appoggiano l’iniziativa cinese “Belt and Road Initiative” (BRI), ampiamente nota come “Nuova Via della Seta”, il presidente della Cina, Xi Jinping, sarà in visita in Kazakhstan e Tagikistan dal 2 al 6 luglio, su invito degli omologhi dei due Paesi, rispettivamente Kassym-Jomart Tokayev ed Emomali Rahmon. Ad Astana, la capitale del Kazakhstan, il presidente cinese parteciperà alla 24ma riunione del Consiglio dei capi di Stato dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO), sotto la presidenza di turno del Kazakhstan. A margine della riunione è previsto un colloquio con il presidente della Russia, Vladimir Putin, nel corso del quale i due leader tireranno le prime somme della realizzazione degli accordi, che erano stati conclusi durante la recente visita del presidente russo a Pechino, il 16-17 maggio 2024.