Pechino: il quartetto alimenta tensioni regionali e semina discordia tra gli Stati dell’Indo-Pacifico. La Russia mostra i muscoli: una missione dei bombardieri strategici nel Mar del Giappone.
Non si è fatta aspettare una reazione molto negativa della Cina ai risultati dell’incontro tra i ministri degli Esteri del gruppo QUAD, avvenuto a Tokio il 29 luglio. QUAD rappresenta una coalizione di quattro Paesi e include gli Stati Uniti, il Giappone, l’India e l’Australia. Al termine della riunione ministeriale è stata adottata una dichiarazione congiunta che ha condannato in termini molto espliciti le “attività militari della Cina nel Mar Cinese Meridionale”.
In un comunicato, diffuso dal ministero degli Esteri della Cina si sottolinea come il QUAD “reciti lo slogan di un Indo-Pacifico libero e aperto, ma nel frattempo non faccia che praticare allarmismo e incitare all’antagonismo e al confronto, ostacolando lo sviluppo dei Paesi di questa parte della Terra”. E come ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, il quartetto si muove “in direzione opposta alla tendenza preponderante al perseguimento della pace, dello sviluppo, della cooperazione e della prosperità nell’Asia Pacifico”. Per Pechino le forze esterne alla regione sono “la più grave minaccia e sfida alla pace e alla stabilità regionale”.
Mentre alcuni giorni fa la Cina e le Filippine avevano raggiunto un’intesa diplomatica per porre la parola “fine” a un disputa decennale che riguardava l’appartenenza territoriale dell’atollo Second Thomas Shoal, i capi della diplomazia dei quattro Paesi del QUAD hanno espresso la loro “seria preoccupazione riguardo alla situazione nel Mar Cinese Meridionale, teatro di dispute territoriali tra la Cina e le Filippine che negli ultimi mesi sono culminate in diversi incidenti tra le imbarcazioni dei due Paesi”. Il segretario di Stato USA, Antony Blinken, si è detto preoccupato “per la militarizzazione e per le manovre coercitive e intimidatorie nel mar Cinese meridionale”.
La riunione del gruppo QUAD è stata preceduta dai colloqui tra i ministri degli Esteri e della Difesa degli Stati Uniti e del Giappone, nel corso dei quali è stata annunciata le decisione di potenziare la cooperazione tecnico militare tra Washington e Tokio. Per la Cina e per la Russia sono gli USA e il Giappone ad aumentare le minacce militari nel Pacifico.
Il Governo giapponese è solidale con le azioni ostili dell’Occidente nei confronti della Russia, e questa politica distruttiva non può non avere un impatto negativo sulle relazioni tra Mosca e Tokio. Come ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov “i vertici politici giapponesi sono dominate da figure che non sostengono lo sviluppo delle normali relazioni bilaterali: sfortunatamente, l’attuale Governo giapponese è pienamente solidale con le azioni ostili del cosiddetto ‘Occidente collettivo’ nei confronti della Russia, e questo danneggia le nostre relazioni bilaterali”. Peskov ha inoltre osservato che il Governo giapponese “non esita a fare pressioni intimidatorie su coloro che cercano modi per ristabilire normali contatti con la Russia”. In questi giorni a Mosca si trova Muneo Suzuki, membro della Camera dei consiglieri del Giappone che è già stato ricevuto dal vice ministro degli Esteri della Russia, Andrej Rudenko, e successivamente terrà incontri con i rappresentanti dell’Agenzia federale russa per la pesca. Suzuki è il primo e per il momento l’unico rappresentante dell’establisment politico del Giappone a visitare Mosca sin dall’inizio dell’operazione militare russa in Ucraina nel febbraio del 2022. La visita precedente si era svolta nell’ottobre del 2023, quando il politico giapponese aveva avuto una seri di colloqui alla Duma di Stato (la Camera bassa del Parlamento russo). È significativo il titolo del quotidiano “The Japan Times” dell’articolo, dedicato alla visita: “Muneo Suzuki, legislatore giapponese favorevole a Mosca, visita la Russia”.
E infine in risposta alle iniziative anti russe e anti cinesi del QUAD il ministero della Difesa della Federazione Russa ha informato la controparte giapponese che i due bombardieri strategici Tupolev-95ms delle Forze aerospaziali russe hanno compiuto un volo di addestramento nel Mar del Giappone. Durante il volo, durato oltre dieci ore, i bombardieri a lungo raggio d’azione, capaci di trasportare bombe e missili nucleari, sono stati accompagnati da caccia Sukhoi-35c e Sukhoi-30cm. Il ministero russo ha sottolineato che il “volo è avvenuto in conformità con le regole internazionali per l’uso dello spazio aereo”.