Gli scambi bilaterali tra la Cina e la Nuova Zelanda hanno raggiunto i 38 miliardi di dollari l’anno
In occasione del Decimo anniversario della firma del Trattato di partenariato strategico onnicomprensivo tra la Cina e la Nuova Zelanda, il primo ministro cinese, Li Qiang, si è recato a Wellington, per un vertice con l’omologo neozelandese, Christopher Luxon. Al centro dei colloqui si sono trovate le relazioni economiche e commerciali bilaterali. “Abbiamo discusso della nostra significativa relazione economica, che avvantaggia i popoli di entrambi i Paesi con scambi bilaterali di beni per un valore di quasi 38 miliardi di dollari”, ha dichiarato Luxon, dopo l’incontro con il premier Li. Secondo Luxon “le aziende neozelandesi lavorano duramente per competere in Cina e l’innovazione sarà fondamentale per garantire che possiamo continuare a ottenere il massimo valore dai nostri prodotti e servizi”.
Da parte sua Li Qiang ha sottolineato che nel complicato contesto geopolitico la Cina e la Nuova Zelanda hanno mantenuto il rispetto reciproco e si sono concentrate sulla cooperazione nonostante i cambiamenti nella situazione internazionale negli ultimi dieci anni, conseguendo così “grandi progressi nelle relazioni bilaterali”, a beneficio della prosperità e stabilità regionale. Secondo Li le parti dovrebbero eliminare l’interferenza di “fattori non economici nelle relazioni economiche e commerciali”. La Cina vuole aumentare il commercio con la Nuova Zelanda e sfruttare il potenziale di cooperazione nei settori dell’economia digitale, dell’economia verde, dei veicoli elettrici. Per quanto riguarda i passi concreti, il premier cinese ha annunciato “l’inclusione della Nuova Zelanda nella lista dei Paesi che la Cina esenta unilateralmente dall’obbligo di visto d’ingresso”.
In questo contesto Luxon ha sottolineato l’importanza dei “contatti tra le persone” e ha aggiunto che i due Paesi possono incrementare la cooperazione in aree di comune interesse: “Possiamo fare di più insieme per sostenere risultati positivi nel cambiamento climatico, nell’istruzione, nello sport e nella conservazione”, ha dichiarato il premier neozelandese.
Infine i due primi ministri hanno entrambi convenuto di continuare a “gestire le relazioni bilaterali da una prospettiva strategica e a lungo termine, espandere il commercio e gli investimenti, approfondire gli scambi culturali e collaborare per il multilateralismo”.