Nei prossimi tre mesi le emissioni delle nuove obbligazioni speciali in Cina dovranno raggiungere quota di 325 miliardi di dollari
Entro la fine del 2024 il Governo della Cina emetterà nuove obbligazioni speciali per 2.300 miliardi di yuan (circa 325 miliardi di dollari al cambio attuale) per dare una spinta alla crescita economica del gigante asiatico, che secondo i programmi del presidente, Xi Jinping, quest’anno non dovrebbe essere inferiore del 5 per cento.
Come è stato annunciato dal ministro delle Finanze cinese, Lan Fo’an (nella foto), “nei prossimi tre mesi, un totale di 2,3 trilioni di yuan di fondi obbligazionari speciali potranno essere predisposti per essere utilizzati in vari luoghi”. Secondo il ministro la “Cina ha ancora abbastanza spazio di manovra finanziaria che farà crescere il deficit ma è assolutamente indispensabile per finanziare nuovi programmi, destinati a rilanciare l’economia”.
In particolare il Governo cinese sta aumentando l’uso dei titoli del Tesoro, tra cui le nuove emissioni dei titoli del Tesoro speciali a lunghissimo termine. Inoltre Pechino ha in programma anche le “emissioni di obbligazioni governative speciali per sostenere le maggiori banche statali della Cina”, ha dichiarato Lan, senza specificare le proporzioni di questa operazione straordinaria.
Tutti questi finanziamenti fanno parte di un ampio programma del Governo cinese e della Banca centrale della seconda maggiore economia mondiale con il quale le autorità cinesi vogliono far invertire la preoccupante “tendenza al rallentamento” della crescita economica. “In questo contesto – ha detto ancora Lan – le autorità della Cina vogliono rafforzare il sistema bancario, consolidare il mercato immobiliare e alleviare il debito degli enti locali, nell’ambito di uno dei più grandi pacchetti di sostegno degli ultimi anni”.
Le mosse, annunciate da Lan, seguono una serie di analoghe misure, realizzate negli ultimi 2-3 mesi, tra cui i tagli dei tassi d’interesse e l’erogazione di liquidità alle banche. In particolare le obbligazioni speciali pianificate da Pechino sono destinate ad “aumentare il capitale a disposizione delle banche”, nell’ambito di un’iniziativa che deve indurre gli istituti di credito a concedere più prestiti possibile al business e agli individui per far crescere la stagnante spesa dei consumatori, il tallone d’Achille dell’economia cinese.
Infine, come scrive il quotidiano di Hong Kong “South China Morning Post” la Cina “si sta preparando a consentire ai governi locali di contrarre maggiori prestiti per finanziare l’acquisizione di terreni inutilizzati da destinare allo sviluppo edilizio, con l’obiettivo di far uscire il mercato immobiliare da una prolungata crisi”.