L’Ucraina cambia tono: va bene il Piano di pace, proposto dalla Cina e dal Brasile
L’Ucraina è pronta a “negoziati ragionevoli e costruttivi con la Russia” per raggiungere la pace. Lo scrive il ministero degli Esteri cinese in un comunicato, divulgato a seguito dei colloqui tra il ministro degli Esteri della Cina, Wang Yi, e il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba, a Canton, nella Cina meridionale.
Durante l’incontro Kuleba, contrariamente alla linea politica anti-cinese e pro-Taiwan dei patroni occidentali di Kiev, ha espresso il “pieno sostegno” al principio di “una sola Cina”. Kuleba ha inoltre detto che l’Ucraina “apprezza il ruolo costruttivo della Cina nel rafforzare la pace e l’ordine internazionale”.
Dopo aver respinto categoricamente per un anno il piano di pace proposto da Pechino, questa volta Kiev ha cambiato i toni: “Dopo aver esaminato attentamente il Consenso in sei punti proposto dalla Cina e Brasile – ha detto Kuleba -, l’Ucraina ha espresso la sua disponibilità a negoziati ragionevoli e costruttivi con la Russia per raggiungere una pace giusta e duratura”.
Da parte sua il ministro degli Esteri della Cina, Wang Yi, ha invocato “lo sviluppo sano e stabile” delle relazioni bilaterali con l’Ucraina. Wang ha definito la Cina e l’Ucraina “due Paesi amici”, che sviluppano i rapporti bilaterali sulla base dell’uguaglianza e del rispetto reciproco, e che “hanno portato avanti con costanza una cooperazione reciprocamente vantaggiosa”.
Per quanto riguarda il conflitto armato tra la Russia e l’Ucraina, Wang Yi ha detto che la Cina è da sempre impegnata a favore di una soluzione politica. Wang ha ribadito la convinzione del suo Paese che “la risoluzione di tutti i conflitti debba tornare, infine, al tavolo dei negoziati e che la risoluzione di tutte le dispute debba essere raggiunta tramite mezzi politici”.
Secondo il capo della diplomazia cinese “di recente, sia l’Ucraina che la Russia hanno segnalato la volontà di negoziare a vari livelli. Sebbene le condizioni e i tempi non siano ancora maturi, sosteniamo tutti gli sforzi favorevoli alla pace e siamo disposti a continuare a svolgere un ruolo costruttivo nel cessate il fuoco e nella ripresa dei colloqui di pace”.