Cina: vendite dettaglio sopra stime, ma rallenta produzione industriale

Tra i fattori positivi le autorità cinesi citano la crescita del turismo interno.

Sono cresciute più del previsto a luglio le vendite al dettaglio della Cina, il principale indicatore dei consumi delle famiglie. Dopo la preoccupante frenata di giugno, quando su base annua le vendite al dettaglio sono aumentate “solo” del 2%, a luglio questo indicatore fondamentale è tornato a crescere, raggiungendo quota del 2,7 per cento. Secondo le informazioni, diffuse giovedì, 15 agosto, dall’Ufficio nazionale di statistica della Cina (National Bureau of Statistics of China) la positiva performance è stata leggermente migliore di quella prevista dagli analisti cinesi e internazionali, che avevano stimato una crescita del +2,6 per cento.

Si sottolinea che la ripresa è stata “discontinua”, con alcuni settori che ne hanno beneficiato, come i servizi, sostenuti nei mesi estivi dalla crescita del turismo interno. Altri settori chiave, sono ancora in difficoltà. Continua a preoccupare la situazione del settore immobiliare, che per lungo tempo ha rappresentato più del 25% del PIL cinese.

Invece ha rallentato più delle attese a luglio la produzione industriale della Cina, che pur essendo aumentata del 5,1% su base annua, ha dimostrato il ritmo di crescita più lento da marzo. Il mese precedente la produzione industriale cinese era aumentata del 5,3% e gli analisti si aspettavano un rallentamento più moderato del 5,2 per cento.

Un altro fattore che ha suscitato nuove preoccupazioni di Pechino è stata la disoccupazione urbana, il cui tasso è salito a quota del 5,2%  dal 5%, registrato a giugno.