I finanziamenti serviranno alla modernizzazione "un diritto inalienabile di tutti i Paesi" e si divideranno anche su 30 progetti infrastrutturali
Il presidente cinese Xi Jinping ha presentato un piano d’azione che si svilupperà in tre anni e che prevede finanziamenti per 50 miliardi di dollari.
Xi parlato in occasione del Forum sulla cooperazione Cina-Africa (FOCAC), e nell’occasione ha proposto di elevare le relazioni bilaterali tra la Cina e tutti i Paesi africani con cui sussistono legami diplomatici al livello di relazioni strategiche. A Pechino ci sono capi di stato, di governo e rappresentanti di 53 Paesi Africani su 54, manca solo il piccolo eSwatini che riconosce Taiwan. Secondo il presidente della Cina, la modernizzazione è “un diritto inalienabile di tutti i Paesi”, e la modernizzazione della Cina e dell’Africa sarà un volano per lo sviluppo di tutto il Sud globale.
La modernizzazione dovrà essere: “Giusta ed equa, aperta e vincente, che metta al primo posto le persone, che sia caratterizzata dalla diversità e dall’inclusione, che sia ecologica e che sia sostenuta dalla pace e dalla sicurezza”.
Andando sul concreto i 50 miliardi consisteranno in 30 miliardi di linee di credito, 10 miliardi in investimenti di aziende cinesi e altri fondi per la formazione di corpi militari e di polizia. Una parte di questi fondi andrebbero a sostenere 30 progetti infrastrutturali che andrebbero a creare un milione di posti di lavoro. Tra questi c’è la ferrovia Tanzania-Zambia, progetto che risale addirittura ai tempi di Mao. Ci saranno poi 1.000 progetti definiti “piccoli e belli”, ovvero interventi meno ambiziosi rispetto al passato ma più pragmatici e con minor esposizione debitoria.
Xi ha anche dichiarato che la Cina aprirà volontariamente e unilateralmente il proprio mercato “e ha deciso di concedere a tutti i Paesi meno sviluppati che hanno relazioni diplomatiche con la Cina, tra cui 33 Paesi africani, un trattamento tariffario pari a zero per il 100% delle linee tariffarie”.