Citi alza la previsione di crescita economica in Cina al 5%

Gli analisti della banca d’investimento statunitense Citigroup Inc. hanno alzato la previsione di crescita economica della Cina per il 2023 dal precedente 4,7% al 5%, che corrisponde con il target economico per l’anno in corso, stabilito dal Governo di Pechino. Tra i motivi della “promozione” gli esperti statunitensi hanno citato la “stabilizzazione degli indicatori economici e le misure politiche di sostegno alle imprese e ai consumatori”, che erano state adottate negli ultimi tempi dal presidente cinese, Xi Jinping.
Per Citi l’economia cinese ha “toccato il fondo”, mentre le mosse economiche delle autorità cinesi hanno superato ogni previsione. “Il fondo ciclico è arrivato, e tutti gli occhi sono puntati sulla ripresa della domanda organica in mezzo al crescente slancio politico”, hanno scritto in una nota gli analisti di Citi, con a capo il noto economista, Xiangrong Yu.
Citi ha anche registrato la recente ripresa dell’attività industriale in Cina, e ha detto “di aspettarsi anche un miglioramento sia delle vendite al dettaglio che del commercio con l’estero”.
Lo scorso agosto gli esperti di Citi avevano “declassato” al 4,7% la previsione di crescita economica in Cina, citando la delusione per la “scarsa portata del sostegno centralizzato di Pechino” sullo sfondo di un rallentamento economico dopo la pandemia del Covid e di una crisi del settore immobiliare del Paese che avrebbe potuto avere le ripercussioni su tutta l’economia cinese.
Invece “dalla fine di agosto, lo slancio politico ha superato nettamente le aspettative”.
Il Governo cinese è intervenuto a favore del mercato immobiliare residenziale proponendo la facilitazione del meccanismo di richiesta di mutui, optando per l’ampliamento del suo raggio d’operatività. L’intervento, promosso dal ministero dell’Edilizia abitativa, dalla Banca Centrale Cinese e dall’autorità per la regolamentazione finanziaria, consisteva nella cancellazione di una regola che limitava la domanda di mutui. Infine, per dare una spinta alla crescita dei consumi interni, le autorità finanziarie cinesi hanno annunciato alcuni tagli dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.