Abdourahmane Tchiani si è autoproclamato come nuovo leader del Niger. Il generale, a capo della guardia presidenziale, ha parlato alla tv nazionale Télé Sahel in qualità di “capo del governo di transizione” del Niger.
Mohamed Bazoum, il presidente che era stato democraticamente eletto nel 2021 viene così deposto da Tchiani che ha spiegato il golpe come dovuto al malgoverno e al deterioramento della sicurezza nel paese a causa dei gruppi jihadisti.
“L’azione del Cnsp è motivata da una parte, dalla sola volontà di preservare la nostra cara patria di fronte al continuo peggioramento della situazione di sicurezza nel nostro Paese, senza che le autorità deposte lascino intravedere una vera soluzione per l’uscita dalla crisi, e dall’altra dal malgoverno a livello economico e sociale – ha detto Tchiani secondo quanto riporta Adnkronos – l’attuale approccio della sicurezza non ha permesso di mettere in sicurezza il Paese nonostante i grandi sacrifici dei nigerini e l’apprezzato sostegno dei partner”.
Bazoum in questo momento è in stato d’arresto e i confini nazionali sono chiusi. Quello in Niger è l’ennesimo colpo di stato in Africa negli ultimi anni (in Mali, Gambia e Burkina Faso gli altri casi recenti) in una zona particolarmente instabile, ovvero il Sahel, a causa di cellule jihadiste legate allo Stato Islamico o ad al Qaida, Con Bazoum cade presumibilmente anche un’altra pedina dell’influenza francese nell’Africa sub sahariana.