Putin: se gli F-16 dovessero attaccare l’esercito russo, saranno il legittimo bersaglio per la Russia
L’invio delle truppe della NATO a combattere contro i russi sul suolo ucraino, ipotizzato dal presidente francese, Emanuel Macron, e criticato dall’Europa e dagli Stati Uniti, non basterebbe comunque per scatenare una guerra tra la Russia e l’Alleanza atlantica.
Tutte le dichiarazioni sulla possibilità di un attacco russo contro la Polonia o gli Stati baltici sono “assolute sciocchezze”, un altro modo per ingannare i contribuenti in Europa ed estorcere loro ulteriori spese. Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, durante una conversazione con un gruppo di piloti militari nella città russa di Torzhok. “Questa è una totale assurdità: la possibilità che la Russia attacchi altri Paesi, la Polonia, gli Stati baltici. E poi c’è la Repubblica Ceca che dice di aver paura. Sono solo sciocchezze. Si tratta di un altro modo per ingannare la popolazione e semplicemente per estorcere spese aggiuntive, per far sopportare alla gente questo fardello sulle proprie spalle”, ha detto il capo di Stato russo, sottolineando ancora una volta che “la Russia non ha intenzioni aggressive”. Secondo Putin “non avremmo mai fatto nulla in Ucraina se non ci fosse stato un colpo di Stato nel 2014, seguito dall’aggressione militare contro la popolazione civile del Donbas”.
Invece potrebbero costituire un casus belli, gli eventuali attacchi contro le forze armate russe in Ucraina effettuati dagli F-16, anche se fossero dislocati e decollassero dagli aeroporti della NATO al di fuori dei confini ucraini. “Se verranno utilizzati da aeroporti di Paesi terzi, per noi saranno un obiettivo legittimo: non importa dove si trovino”, ha detto Putin, aggiungendo che la Russia durante la propria pianificazione militare “terrà conto del fatto che gli F-16 possono trasportare armi nucleari”. Invece Per Putin l’eventuale fornitura di F-16 all’Ucraina “non cambierà la situazione sul campo di battaglia”, poiché la Russia “li distruggerà come già sta facendo con i carri armati e le altre armi” occidentali. Questa settimana l’esercito russo ha distrutto il quinto carro armato americano-ucraino Abrams nella direzione di Avdeevka, nella regione di Donetsk. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, secondo cui in precedenza le forze di Mosca avevano già distrutto altri quattro veicoli corazzati di questo tipo “made in USA”.