Huawei e Zte, due colossi cinesi delle telecomunicazioni “sono una minaccia e vanno escluse dal 5G”. Lo ha detto ieri il Commissario europeo Thierry Breton.
Queste aziende sarebbero “fornitori ad alto rischio, in particolare perché soggetti a norme altamente intrusive di paesi terzi circa l’intelligence nazionale e la sicurezza dei dati”. Quindi la decisione presa da alcuni stati membri di escludere dalle loro reti 5G Huawei e Zte “sono giustificate e in linea con le raccomandazioni dell’Unione europea”. In poche parole il rischio è che Huawei condivida qualsiasi informazione che passa sulle sue linee con il governo cinese.
Non si è fatta attendere la reazione: “Huawei si oppone fermamente ed è in disaccordo con i commenti fatti dai rappresentanti della Commissione Europea. È evidente che questi non si basano su valutazioni verificate, trasparenti, obiettive e tecniche delle reti 5G. Individuare pubblicamente una singola entità come “HRV” (High Risk Vendor) senza una base legale è un’azione contraria ai principi del libero commercio. È di fondamentale importanza sottolineare che la valutazione discriminatoria dell'”HRV” non deve essere applicata a nessuna azienda senza una procedura giustificata e un’adeguata audizione. In qualità di operatore economico nell’Unione Europea, Huawei gode di diritti procedurali e sostanziali, e dovrebbe essere tutelata dalle leggi dell’UE e degli Stati membri, nonché dai loro impegni internazionali”.