Scholz sente Netanyahu, cessate il fuoco “passo decisivo”. In Italia appelli a Meloni affinché interrompa la cooperazione economica-militare con Israele.
Si stanno facendo sempre più credibili le ipotesi di una guerra su larga scala tra Israele, il Libano e l’Iran non appena domenica, 11 agosto, a Parigi verrà spenta la fiamma dei Giochi olimpici.
Durante tutto il finesettimana, Israele ha proseguito intensi attacchi sia nella Striscia di Gaza che in Libano, dove a Saidam, nei pressi di Sidone, nel sud del Paese, in un raid aereo israeliano è stato eliminato un altro dirigente del movimento islamista palestinese Hamas, Samer el Hage.
Dopo il bombardamento della scuola Al Taba’ee nel centro di Gaza City, uno dei più letali dallo scoppio del conflitto nella Striscia, l’esercito israeliano ha condotto decine di attacchi in diverse aree di Gaza. Sono stati colpiti diversi obiettivi: le cannoniere israeliane hanno preso di mira la zona portuale e i dintorni di Shati, a ovest di Gaza City, mentre l’artiglieria dello delle forze israeliane ha bombardato le aree orientali di Bureij e le aree settentrionali di Nuseirat, nel centro di Gaza.
L’escalation del conflitto è più che evidente e il leader mondiali hanno intensificato i contatti mentre il tempo sta per scadere: nel corso di una conversazione telefonica con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha dichiarato che un cessate il fuoco rappresenterebbe “un passo decisivo” per una de-escalation in Medio Oriente. Scholz ha sottolineato che al suo avviso gli obiettivi militari nella lotta contro Hamas “sono stati raggiunti” e “che le sofferenze umane e le perdite civili nella Striscia di Gaza sono enormi”.
Da parte sua il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo iraniano ad interim, Ali Bagheri Kani, con cui ha discusso della situazione in Medio Oriente. Dopo aver condannato l’assassinio a Teheran del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, Wang ha sottolineato che l’accaduto “ha compromesso il processo di negoziazione del cessate il fuoco di Gaza e ha sconvolto la pace e la stabilità regionale”. Tra le righe di un comunicato molto generico, diffuso dal ministero degli Esteri di Pechino, si legge che il capo della diplomazia cinese avrebbe cercato di sentire dal suo interlocutore iraniano che una guerra contro l’Israele può essere evitata.
In questo contesto Wang Yi ha ribadito l’appoggio cinese al nuovo Governo dell’Iran “nel salvaguardare la pace e la stabilità regionale” e ha sottolineato la disponibilità di Pechino di “mantenere una stretta comunicazione con l’Iran”.
Invece l’Italia non si è spinta oltre alcuni monologhi interni delle forze politiche. Il portavoce di “Europa Verde” e il deputato di “Alleanza verdi e sinistra”, Angelo Bonelli, si è rivolto con un appello al premier italiano, Giorgia Meloni, affinché “richiami l’ambasciatore italiano da Israele e interrompa firme di cooperazione economica-militare”.
“Continuano a morire civili palestinesi, quasi 40 mila, dei quali la stragrande maggioranza donne e bambini. Netanyahu è un criminale e va processato per crimini di guerra”, ha sottolineato Bonelli.