Il 39 enne senatore dell'Ohio è stato annunciato nel corso della convention di MIlwakee
Orecchio fasciato e ingresso trionfale, Così Donald Trump si è presentato alla convention dei repubblicani a Milwaukee. Dopo il tentato omicidio in Pennsylvania l’ex presidente è sembrato commosso mentre il pubblico ripeteva le parole che aveva detto appena dopo essere stato colpito da un colpo di fucile ed essersi rialzato: “Fight, fight” (Lotta, lotta).
E per rispondere alla standing ovation Trump ha alzato il braccio al cielo inneggiando agli USA nel più tipico dei riti laici statunitensi. La convenzione del Great old party (GOP) ha così approvato formalmente la nomination di Donald Trump per la prossima corsa alla Casa Bianca. I 125 delegati della Florida gli hanno fatto superare la soglia dei 1.215 necessari per la nomination. E al fianco dell’ex presidente, il 5 novembre 2024, ci sarà J.D. Vance.
E se in molti si aspettavano un vice più moderato, il governatore del North Dakota, Doug Burgum, o uno che avrebbe fatto da calamita al voto latino americano come il senatore della Florida Marco Rubio, invece la scelta di Trump è andata sul 39 enne, senatore dell’Ohio ideologicamente quasi indistinguibile dal capo, tanto che Joe Biden lo ha definito “un suo clone”. All’inizio però era un oppositore del tycoon: non era allineato quando venne eletto presidente nel 2016 salvo poi sposarne la causa quando fu lui ad essere eletto come senatore, nel 2022.