C’erano più di di 120.000 persone in piazza a Pyongyang, in Corea del nord, alla manifestazione di massa contro gli Usa.
In particolare i nordcoreani denunciano quella che ai loro occhi è una “provocazione di aggressione di guerra” statunitense nel giorno del nel 73° anniversario dell’inizio della guerra di Corea.
“Gli imperialisti statunitensi, che una volta tentarono di usare la bomba atomica contro il popolo coreano durante la passata guerra, sono decisi a un confronto militare ed esercitazioni di guerra nucleare, istigando il gruppo traditore fantoccio sudcoreano, l’odioso nemico della nazione, a servire come loro brigata d’assalto per la guerra di aggressione. Rivela chiaramente che la loro natura aggressiva non cambierà mai per tutte le età” riporta l’agenzia di Pyongyang KCNA.
Era il 25 giugno 1950, quando scoppiò la Guerra di Corea. In quella data le truppe del nord, invasero la Corea del Sud. Gli Stati Uniti e altre 17 nazioni alleate con il benestare delle Nazioni Unite riconquistarono terreno e si spinsero anche ad occupare terreni a nord. L’intervento della Cina riportò il fronte attorno al 38 esimo parallelo, dove ancora oggi si trova il confine tra i due paesi come stabilito dall’armistizio del 1953.
“Le mosse bellicose degli Stati Uniti hanno alimentato le tensioni militari nella penisola coreana e nel nord-est asiatico, già precipitate in una situazione estremamente instabile sull’orlo della guerra nucleare”, comunica ancora Pyongyang.
(fl)