Corea del Nord minaccia “azioni durissime” dopo un’esercitazione aerea di Seul

Pyongyang, in risposta alle azioni propagandistiche di Seul, invia palloni aerostatici carichi di pattume e non soltanto, verso la Corea del Sud

Kim Jong-un

Sale di grado la tensione tra le due Coree dopo un’esercitazione delle forze aeree, organizzata da Seul, in prossimità del confine con la Corea del Nord proprio alla vigilia del fallito tentativo di Pyongyang di lanciare in orbita un satellite militare. Durante una visita il 28 maggio, in occasione del 60-mo anniversario dell’Accademia di scienze della difesa a Pyongyang, il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha minacciato “azioni durissime” in risposta alla “dimostrazione di forza militare intrapresa dalla Corea del Sud”. Kim ha bollato le manovre militari di Seul una “pericolosissima provocazione” e ha denunciato i modi di comportarsi del Giappone, che era stato informato dell’intenzione di Pyongyang di tentare il lancio di un satellite entro il 4 giugno.

Il leader nordcoreano ha definito il programma spaziale per il lancio di satelliti militari una scelta “inevitabile per garantire la sovranità del Paese”. Seul ha organizzato lunedì mattina un’esercitazione aerea con l’impiego di oltre 20 jet da combattimento vicino al confine con la Corea del Nord, suscitando la dura reazione del leader nordcoreano, secondo cui Seul “gioca con il fuoco in un modo che non possiamo perdonare”.

Nonostante la decisione del Governo sudcoreano che nel 2020 avesse ufficialmente vietato l’utilizzo di palloni aerostatici per inviare verso il territorio della Corea del Nord del materiale di propaganda, volantini, cibo e medicinali, gli attivisti sudcoreani ignorano il divieto e proseguono le loro azioni con crescente intensità. E ora è arrivato il momento di vendetta da parte di Pyongyang. Come ha annunciato l’agenzia di stampa ufficiale nordcoreana “Korean Central News Agency” (KCNA), per rispondere al flusso ininterrotto di “sporca propaganda di Seul” mercoledì, 29 maggio, verso il territorio della Corea del Sud sono stati inviati “numerosi palloni aerostatici carichi di pattume”. KCNA ha definito l’azione come “giusta ritorsione contro gli attivisti sudcoreani”, mentre il viceministro della Difesa della Corea del Nord, Kim Kang-il, ha accusato la Corea del Sud di ricorrere a misure di “guerra psicologica”, disperdendo del “pattume propagandistico” nelle aree di confine, che richiederà una risposta di Pyongyang a “secondo la legge del taglione”.

Come ha precisato la radiotelevisione britannica BBC “sono stati inviati 260 palloni”, mentre le autorità sudcoreane si sono rivolte con un appello agli abitanti dei territori vicini al confine con la Corea del Nord, di “non uscire di casa e di non toccare i contenuti di sacchi di plastica attaccati ai palloni aerostatici”.