Potrebbero volerci mesi per verificare la validità del voto in Parlamento
Il voto del Parlamento sudcoreano che sabato, 14 dicembre, si è pronunciato a favore dell’impeachment del presidente, Yoon Suk-yeol (nella foto), è stato solo un piccolo primo passo verso la destituzione del Capo dello Stato ribelle.
Lunedì, 16 dicembre, a Seul, la Corte costituzionale ha iniziato una prima riunione sull’impeachment del presidente sudcoreano, sanzionato dopo il suo fallito tentativo di imporre la legge marziale. In base alla Costituzione la Corte ha 180 giorni per prendere una decisione: se l’impeachment sarà confermato, il 63enne Yoon diventerà il secondo – dopo Park Geun-hye nel 2017 – presidente sudcoreano a essere ufficialmente rimosso dall’incarico.
Qualora la Corte costituzionale dovesse confermare il voto dei legislatori, entro 60 giorni dopo l’annuncio si dovrebbero tenere le elezioni presidenziali, mentre il vincitore entrerebbe in carica subito il giorno successivo, senza il consueto periodo di transizione. Durante questa lunga fase, della durata massima di otto mesi, il primo ministro, Han Duck-soo, agirà come presidente ad interim.