Il primo ministro ricopre la carica di presidente ad interim dopo che Yoon Suk-yeol aveva dichiarato la legge marziale poi ritirata dopo poche ore
Continua la crisi politica in Corea del Sud con il primo ministro Han Duck-soo che è stato ritenuto colpevole di aver preso parte attiva nel “tentativo di insurrezione”, ovvero al tentativo di Yoon Suk-yeol di imporre la legge marziale.
Han Duck-soo era divenuto presidente ad interim in seguito all’impeachment di Yoon. Il 26 dicembre il maggiore partito di opposizione aveva proposto l’impeachment anche per Han visto che non voleva riempire i tre posti vacanti nella Corte costituzionale che entro i prossimi sei mesi dovrà giudicare le accuse contro Yoon Suk yeol.
Approvato a larga maggioranza, è il primo impeachment di un presidente ad interim dopo quello del presidente titolare e ora il ruolo di capo di Stato ad interim spetta a Choi Sang-mok, ministro delle Finanze.
Yoon aveva imposto la legge marziale il 3 dicembre, ma era rimasta in vigore solamente 6 ore. Il 14 dicembre l’Assemblea nazionale di Seul aveva votato a favore della destituzione del presidente conservatore.
Ora è stato il turno di Han che, come si legge nel testo approvato dal parlamento: “ha intenzionalmente ostacolato l’indagine speciale volta a interrogare le persone coinvolte nella ribellione e ha chiarito la sua intenzione di respingere le nomine di tre giudici della Corte Costituzionale”, azioni che “violano il dovere di ogni funzionario pubblico di rispettare la legge”.