Corea, stop al patto tra Nord e Sud del 2018

La decisione è stata presa da Seoul dopo le recenti azioni dimostrative di Pyongyang

Il lancio dei palloni aerostatici

Un ennesimo passo indietro nei rapporti tra Corea del Sud e Corea del Nord. Seoul ha deciso di ripristinare le attività militari al confine che erano state limitate dal patto siglato nel 2018 dall’allora presidente del Sud, Moon Jae-in, e  il leader supremo della Corea del Nord, Kim Jong-un.

Questa è stata la risposta al lancio da parte della Corea del Nord di qualche centinaio di palloncini pieni di spazzatura e letame che hanno superato il 38 esimo parallelo, che segna il confine tra i due Paesi, e sono volate sul territorio del Sud.

Il presidente Yoon Suk-yeol ha avvallato una mozione di stop totale del patto dopo che era stata approvata dal Governo su proposta del  Consiglio di sicurezza nazionale contro la campagna con i palloncini e il disturbo dei segnali GPS.

Pyongyang aveva giustificato l’invio dei palloncini come risposta ad analoghi lanci da sud verso nord contenenti messaggi, chiavette con film e canzoni K-pop, ma anche denaro, cibo, medicinali che vengono regolarmente effettuati da parte di associazioni e attivisti del Sud. Il Nord ha sostenuto di aver lanciato oltre 3000 palloncini e 15 tonnellate di immondizia, a Seoul ne registrano molto meno, ma tanto basta per aumentare ancora di più la tensione già alle stelle – anche – per i recenti lanci balistici del Nord. In ogni caso Pyongyang si è detta disponibile a fermare i lanci se lo stesso avverrà al Sud, “così a Seoul capiscono quanto è fastidioso ripulire la loro spazzatura”.