La crisi senza fine dell’auto europea non coinvolge solo l’industria tedesca. Il 1 dicembre si è infatti dimesso Carlos Tavares, il CEO del Gruppo franco italiano Stellantis, che detiene i brand, tra gli altri, Alfa Romeo, Citroen, Crysler Jeep, Fiat, Opel, Peugeot…
Tavares è stato l’artefice del risanamento del gruppo Peugeot S.A. (PSA) e uno degli artifici della fusione di PSA e Fiat Crysler automobiles (FCA) che ha dato vita a Stellantis.
Era già stato comunicato che Tavares avrebbe lasciato la guida del gruppo alla scadenza del suo contratto, nel 2026, ma le dimissioni anticipate, approvate all’unanimità dal CDA del gruppo sono arrivate a sorpresa.
Stellantis ha comunicato che la selezione della nuova guida è già in corso e la nomina avverrà nei primi mesi del 2025, nel frattempo sarà istituito un nuovo comitato esecutivo guidato da John Elkann.
“Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, in aggiunta ai precedenti rilanci di PSA e di Opel, dando avvio al nostro percorso per diventare un leader globale nel settore. Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro nuovo Comitato esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo CEO. Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della società nell’interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders”, ha spiegato Elkann.
A determinare il passo indietro di Tavares, che arriva da un periodo di pesanti tagli e di polemiche con il governo italiano per la chiusura di alcuni stabilimenti e l’incertezza per il futuro, sarebbero state le divergenze con il Consiglio di amministrazione del gruppo sulle strategie per ridare competitività e stabilità al gruppo.