Le emissioni causate dagli allevamenti inquinano, così in Danimarca gli allevatori potrebbero essere costretti a pagare una “carbon tax” per ogni mucca o maiale.
Si tratterebbe di una tassa annuale pari a 672 corone, circa 90 euro, per ogni capo, una misura adottata per cercare di compensare le emissioni legate agli allevamenti di gas climalteranti. La legge, attualmente in fase di studio, sarebbe la prima al mondo legata al settore agricolo. Un comparto che, proprio in Europa, è stato a lungo protagonista di manifestazioni, con gli agricoltori che hanno invaso in più occasioni Bruxelles, sede delle istituzione della UE, e altre capitali europee contro le regole comunitarie restrittive, in particolare quelle legate al miglioramento dell’impatto ambientale di coltivazioni e allevamenti.
Jeppe Bruus, ministro delle finanze danese, ha spiegato all’Associated Press che la tassa rientra nei provvedimenti che saranno intrapresi per ridurre per puntare alla neutralità climatica nel prossimo ventennio. “Faremo un grande passo avanti per diventare neutrali dal punto di vista climatico nel 2045 – ha spiegato Bruus – la Danimarca sarà il primo Paese al mondo a introdurre una vera e propria tassa sul CO2 in agricoltura”.
Secondo il Programma ambientale delle Nazioni Unite il 32% delle emissioni di metano causate da attività legate all’uomo e il 12% delle emissioni globali sarebbero da attribuire all’allevamento del bestiame.
Una legge simile doveva entrare in vigore in Nuova Zelanda nel 2025 ma, secondo quanto spiega AP, il cambio di governo avvenuto nel 2023 nel Paese (da un esecutivo di centro sinistra a uno di centro destra) ha annullato il provvedimento assecondando le proteste degli agricoltori.
Tornando alla Danimarca, importante esportatore di carne suina e di derivati del latte, la legislazione allo studio, prevede anche un investimento di 40 miliardi di corone (3,5 miliardi di euro) in iniziative come la riforestazione e la creazione di zone umide e i proventi della tassa sugli allevamento sarebbero reimpiegati per supportare la transizione green del settore agricolo.