Cassa depositi e prestiti (CDP): utili da record nel 2023, più di 3 miliardi di euro
Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti (CDP) sin dal 2021, il cui mandato scade il mese prossimo, ha dichiarato che l’Italia post PNRR (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) diventerà sempre più competitiva. “Sono fiducioso e sono convinto – ha detto Scannapieco in una lunga intervista al quotidiano italiano Corriere della Sera – che l’Italia post PNRR sarà un Paese più competitivo, non solo per effetto degli investimenti del Piano ma anche per le riforme e le nuove procedure di spesa che esso ha introdotto”.
Sotto la guida di Scannapieco CDP ha chiuso il 2023 con oltre 3 miliardi di utili, un risultato da record: “Il risultato, dovuto all’incremento dei tassi d’interesse, a un’attenta politica dei costi e ai dividendi delle partecipate, è destinato in parte ai dividendi per il Tesoro e in parte per rafforzare il capitale e i crediti concessi. Un aspetto, quest’ultimo, importante in un momento in cui il sistema finanziaria sta contraendo i crediti alla clientela”, ha sottolineato l’Amministratore delegato, ricordando il grande impegno di CDP sul territorio, dove “assistiamo 17 amministrazioni centrali nell’attuazione di 90 misure per un valore di circa 50 miliardi e moltissime amministrazioni locali”.
Nell’ambito del processo di internazionalizzazione il 1° febbraio del 2024 CDP ha inaugurato a Belgrado, capitale della Serbia, la prima sede in un Paese extra UE. Per l’occasione Scannapieco è stato ricevuto dal Presidente della Serbia, Aleksandar Vučić, al quale l’AD ha presentato l’operatività del nuovo Ufficio di Belgrado e ha anche illustrato la strategia che CDP intende perseguire per “sostenere il settore pubblico e privato della Serbia in favore di una crescita sostenibile e inclusiva”.
Il mandato di Scannapieco scade a maggio, ma secondo molte fonti affidabili sarà riconfermato: “È una decisione che prenderanno gli azionisti – ha notato però Scannapieco -. Sono e resto un civil servant. Sono soddisfatto delle cose fatte in questi tre anni in CDP, penso in particolare al ruolo del gruppo in Europa, che ha consentito di portare in Italia più di un miliardo di euro di fondi UE, anche a conferma della solidità del sistema Paese. Un ruolo confermato dalla scelta dei membri di ELTI (European Long-Term Investors Association) di nominarmi presidente. Ma sono consapevole che il lavoro in CDP non è concluso. Bisogna rafforzare l’attività a supporto della pubblica amministrazione per contribuire ancora di più alla realizzazione degli investimenti e quindi alla crescita del PIL”.