Default Etiopia, è il terzo stato africano in tre anni

L’Etiopia è andata in defaut. Il Paese del Corno d’Africa, il 26 dicembre, non è riusciato a pagare una cedola di 33 milioni di dollari ed è così il terzo Stato africano ad annunciare il default nel periodo post Covid. Gli altri erano stati lo Zambia nel novembre 2020 e il Ghana a dicembre 2022. 

A mettere in difficoltà il secondo Paese più popoloso dell’Africa sono state le tensioni finanziarie causate dalla pandemia di Covid-19 e il logoramento dovuto a due anni di guerra civile che si è conclusa a fine 2022 e che avrebbe provocato 600.000 vittime. Il pagamento scadeva lo scorso 11 dicembre, ma tecnicamente l’Etiopia poteva mettersi in regola fino al 26 dicembre grazie a un “periodo di grazia” sull’obbligazione da un miliardo di dollari.

Si tratta in realtà di una mossa attesa e ora il Paese, così come Zambia e Ghana, si trova a dover ristrutturare il debito nell’ambito del Common Framework  del G20, un’iniziativa volta ad aiutare i paesi a bassi reddito ad affrontare i problemi legati al debito.

Solo pochi anni fa l’Etiopia faceva segnare una crescita a doppia cifra dell’economia, tanto che si parlava di “miracolo economico” caratterizzato da una crescita a doppia dell’economia con un PIL pro capite cresciuto in media del 7% fra 2004 e 2019. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, l’espansione del Paese si basava sui prestiti in valuta estera”incoraggiati dalle istituzioni multilaterali e diventati una zavorra finanziaria ai primi accenni di crisi”. L’Etiopia è stata caratterizzata da un’iflazione elevata per tutto lo scorso decennio, attorno al 15%, cifra poi balzata al 30% negli ultimi due anni.