Deficit: procedura d’infrazione UE per Italia, Francia e altri 5 Paesi

La Commissione europea ha avvita una procedura di infrazione per debito eccessivo per Italia, Francia e altri 5 Paesi della Comunità europea. 12 dei 27 Stati membri erano sotto osservazione per aver superato il 3% nel rapporto tra deficit e PIL e il procedimento è stato avviato per Italia, Francia, Belgio, Ungheria, Polonia, Malta e Slovacchia.

L’obiettivo è chiaramente puntato sulla seconda e la terza tra le economie europee. La Francia ha registrato un deficit di bilancio del 5,5% del PIL nel 2023, e dovrebbe essere attorno al 5,3% quest’anno mentre il debito pubblico si attestava al 110,6% del PIL nel 2023 e la Commissione prevede un aumento al 112,4% per il 2024 e al 113,8% nel 2025.

In Italia nel 2023 il disavanzo era al 7,4% mentre per il 2024 si stima una discesa al 4,3%; il rapporto debito pubblico/PIL nel 2023 è stato pari al 137,3% e nelle proiezioni decennali è dato in costante aumento fino ad arrivare al 168% del Pil nel 2034.

Le regole comunitarie, sebbene siano state rese meno rigorose con il nuovo patto di stablità, richiedono in ogni caso un rapporto debito pubblico/PIL inferiore al 60% del PIL e un disavanzo del 3%.

E’ la prima volta che l’Unione europea torna ad applicare in maniera “fiscale” le regole sui bilanci dal 2020 quando le economie vennero messe a dura prova dalla pandemia di COVID-19. Solo in autunno, la nuova Commissione che sarà scelta entro luglio dopo le elezioni europee del 6-9 giugno 2024 segnalerà l’aggiustamento annuo necessario per tornare “in regola” mentre i Paesi, secondo il nuovo patto di stabilità dovranno presentare entro il 20 settembre 2024 un piano di risanamento delle finanze pubbliche spalmato su più anni.