Dopo la Luna l’India invia una sonda per studiare il Sole

Dopo l’allunaggio del 23 agosto, l’India ha lanciato una nuova missione spaziale, obiettivo: studiare il Sole.

Il razzo è stato lanciato dalla rampa del Satish Dhawan Space Centre di Sriharikota e dopo un volo durato 63 minuti e 20 la navicella Aditya-L1 è entrata con successo in un’orbita ellittica intorno alla Terra.

L’India di Narendra Modi punta forte sulla “nuova corsa allo spazio” e lo fa con due missioni in due mesi. Prima con l’allunaggio della sonda senza equipaggio Chandrayaan-3, diventando il quarto Paese ad arrivare sulla Luna dopo l’Unione Sovietica, gli USA e la Cina, ora con Aditya-L1 che viaggerà per 1,5 milioni di km verso il Sole (che dista 150 milioni di km dalla Terra). Il veicolo si fermerà, minimizzando l’utilizzo di carburante, in un punto di Lagrange, cioè una zona dove gli oggetti, la sonda in questo caso, tendono a rimanere fermi sfruttando l’equilibro delle forze gravitazionali.

“Ci siamo assicurati di poter ottenere una serie di dati unici, attualmente non disponibili in nessun’altra missione. Questo ci permetterà di capire il Sole, le sue dinamiche e l’eliosfera interna, che è un elemento importante per la tecnologia attuale, nonché gli aspetti meteorologici spaziali”, ha spiegato a Reuters Sankar Subramanian, a capo degli scienziati che seguono le missione. Di particolare importanza sarà lo studio del vento solare: le particelle di energia emesse dal sole che possono colpire i satelliti in orbita attorno alla terra mandandoli in tilt, come è successo in più di una occasione.


(lancio al minuto 35)