Il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, auspica che il G20 “sostenga una riforma economica globale”
La Cina ha chiesto al gruppo dei 20 Paesi maggiormente industrializzati del mondo di “assumersi le loro responsabilità, non praticare un multilateralismo selettivo e sostenere la riforma delle Nazioni Unite e della governance economica globale”. Durante la riunione, tenuta mercoledì 25 di settembre (giovedì, 26 settembre in Europa) con i capi della diplomazia del G20 a New York, a margine dei lavori dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi (nella foto), ha invocato “sforzi per facilitare gli investimenti, per contrastare il protezionismo in tutte le sue forme, per colmare il divario digitale tra il Nord e il Sud del mondo e anche per ampliare la rappresentanza dei Paesi in via di sviluppo presso le più importanti organizzazioni internazionali tra cui l’ONU”.
Nel suo discorso, Wang ha dedicato molta attenzione al tema della sicurezza internazionale, invocando “un immediato ‘raffreddamento’ della situazione in Ucraina”, una condizione sine qua non per il rilancio dei colloqui di pace.
Per quanto riguarda i combattimenti nella Striscia di Gaza e l’escalation del conflitto armato tra Israele e Hezbollah del Libano, il ministro degli Esteri cinese ha dichiarato che nell’incandescente situazione attuale “è prioritario ottenere immediatamente un cessate il fuoco completo e sostenibile, alleviare la crisi umanitaria, attuare la soluzione dei due Stati e accettare la Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite”.