Ecowas rinvia il vertice sulla situazione in Niger

Doveva riunirsi oggi ad Accra, capitale di Ghana, il vertice sulla situazione post-golpe in Niger dei capi di Stato e di Governo dei Paesi della Comunità economica degli Stati dell’Africa Occidentale (Ecowas). Ma all’ultimo momento gli organizzatori hanno annunciato il rinvio sine dia del summit, citando “ragioni tecniche” non meglio precisate. Ecowas aveva più volte minacciato un intervento militare in Niger, qualora il presidente legittimo, Mohamed Bazoum, non fosse stato liberato e riammesso al potere. Gli Stati Uniti, la Russia e molti altri Paesi si sono pronunciati contro l’uso della forza militare in Niger.
Intanto la giunta, con a capo Il leader militare Abdourahamane Tiani, che venerdì ha annunciato la formazione di un Governo provvisorio sotto la guida del premier Ali Mahaman Lamine Zeine, comincia a conquistare un vasto appoggio popolare. A Niamey, capitale del Niger, migliaia di sostenitori del Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria, così si chiama l’organizzazione che aveva attuato il colpo di Stato lo scorso 26 luglio, hanno manifestato davanti all’Ambasciata francese al grido di “Abbasso la Francia! Abbasso l’Ecowas!”.
“Vogliamo che i militari della Francia e degli Stati Uniti si ritirino dal Niger immediatamente. Siamo stanchi della presenza delle basi militari straniere nel nostro Paese. Vogliamo la Russia o un altro Stato forte che si schieri dalla parte del popolo nigeriano!”, ha detto uno dei manifestanti ai giornalisti. Attualmente in Niger sono dislocati 1.500 militari francesi e un contingente statunitense di mille effettivi. L’Occidente è fortemente preoccupato per il possibile avvicinamento dopo la golpe tra il Niger e la Russia, i due maggiori produttori di uranio al mondo, senza il quale le centrali nucleari della Francia rischiano di fermarsi.
Intanto in seguito alle sanzioni imposte dall’Ecowas che ha congelato tutte le attività finanziarie del Niger nelle banche dell’Africa Occidentale e ha ordinato il taglio delle forniture elettriche, evidentemente per suscitare del malcontento popolare, la situazione economica del Paese ribelle diventa sempre più difficile. Dopo aver fallito il 31 luglio il pagamento di 3,76 milioni di dollari di capitale sui suoi titoli di Stato, l’11 di agosto è stato annullato il pagamento di cedole per altri 19 milioni di dollari. L’agenzia Moody’s ha declassato da “B3” a “Caa2” il rating sovrano del Niger in valute nazionale ed estere.
Infine si è saputo che alcuni dei leader militari nigeriani del Consiglio Nazionale per la Salvaguardia della Patria erano stati addestrati presso le accademie militari degli Stati Uniti. Il 10 agosto lo ha dichiarato il portavoce del Pentagono, Patrick Rider: “Sì, sappiamo che una parte dei militari del Niger, legati a quanto sta accadendo in questo Paese africano, a suo tempo avevano ricevuto l’addestramento negli USA”, ha detto Rider durante una conferenza stampa, trasmessa in diretta anche su Yuotube.