Ecuador nel caos a pochi giorni dalle elezioni che si terranno il prossimo 20 agosto. Solo pochi giorni fa era stato ucciso un candidato alle presidenziali, ora è la volta di un politico locale.
Quito è nel caos, le bande criminali ricattano il Paese che ha visto una valanga di morti violente negli ultimi sei mesi. Ieri Pedro Briones, esponente del partito di sinistra dell’ex presidente Rafael Correa, Revolucion Ciudadana, è stato raggiunto da due colpi di arma da fuoco davanti alla chiesa di San Mateo, a Esmeraldes.
In poche settimane è il terzo politico ad essere freddato dopo Agustín Intriago, sindaco di Manta, ucciso il 26 luglio, e Fernando Villavicencio, candidato alle presidenziali, ucciso al termine di un comizio a Quito nella notte tra il 9 e il 10 agosto.
La criminalità organizzata e le gang di narcotrafficanti stanno tenendo in ostaggio il Paese che sta diventando un essenziale corridoio per il passaggio della cocaina destinata all’Europa e al Nord America e l’escalation di violenza ha visto 3658 morti violente solo negli ultimi sei mesi mentre erano state 4600 in tutto il 2022, anno che aveva già visto raddoppiare gli omicidi rispetto al 2021.