Egitto aumenterà importazioni grano, ma a condizioni speciali

Il Governo dell’Egitto, che soffre di gravi problemi finanziari, dopo un’interruzione parziale del transito delle navi attraverso il Canale di Suez, si è rivolto con un appello urgente ai Paesi-esportatori di grano affinché rivedano le condizioni di fornitura e offrano a Il Cairo delle condizioni finanziarie “speciali”.

Come ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il ministro dell’Approvvigionamento dell’Egitto, Sherif Farouk, “l’Egitto vuole ricevere un trattamento preferenziale nell’importazione di grano, sia in termini di pagamento che di prezzi agevolati, essendo il più grande importatore di grano al mondo”.

L’Egitto consuma circa 20,6 milioni di tonnellate di grano all’anno, mentre la produzione cerealicola interna non supera i 9 milioni di tonnellate. Secondo i dati ufficiali, presentati dal ministro Farouk, nel periodo compreso tra gennaio e la metà di luglio di quest’anno le importazioni di grano in Egitto hanno raggiunto un record assoluto, con un aumento del 34%, mentre le importazioni di grano da parte delle società private hanno superato quelle “centralizzate” del Governo egiziano.

Dall’inizio dell’anno l’Egitto ha importato 7,5 milioni di tonnellate di grano, un aumento del 25% rispetto ai 5,6 milioni di tonnellate, importati nello stesso periodo del 2023. Secondo Farouk le “importazioni di quest’anno sono superiori del 53% rispetto alla media delle importazioni degli ultimi cinque anni”.

La Russia, il partner tradizionale dell’Egitto, stringe la cooperazione con il Governo de Il Cairo anche nell’ambito del gruppo internazionale dei BRICS, del quale l’Egitto è entrato a far parte all’inizio del 2024. Come ha sottolineato Farouk, la Russia “è rimasta il principale fornitore di grano dell’Egitto, esportando verso il Paese nordafricano 5,8 milioni di tonnellate, che rappresentano il 77% dell’intero import egiziano dall’inizio dell’anno”.

La Russia è il maggiore esportatore di grano nel mondo. Per il 2024 il raccolto cerealicolo è stimato a quota 132 milioni di tonnellate.