Egitto: i BRICS vogliono ridisegnare e ammodernare il sistema economico globale

I dieci Paesi dei BRICS controllano oltre il 36% del Prodotto interno lordo globale

Ahmed Kouchouk e Hassan Abdullah

I iniziato il conto alla rovescia per il maxi summit dei Paesi BRICS, che si terrà dal 22 al 24 di ottobre a Kazan, in Russia. Oltre ai vertici dei 10 Paesi dei BRICS al forum sono stati invitati oltre 30 tra i capi di Stato e di Governo da tutto il mondo. L’invito ufficiale è stata trasmesso anche al Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

L’Egitto, che in gennaio del 2024, assieme ad altri quattro Stati (Etiopia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti) ha aderito al gruppo “dei cinque” (Brasile, Russia, India, Cina, Sud Africa) partecipa molto attivamente a tutte le iniziative dell’influente associazione internazionale, che attualmente controlla il 36,7% del PIL mondiale.

Nell’ambito dei preparativi al summit di Kazan, il ministro delle Finanze egiziano, Ahmed Kouchouk, e il presidente della Banca centrale d’Egitto, Hassan Abdullah (nella foto), hanno partecipato nei giorni scorsi al Secondo incontro dei ministri delle Finanze e dei Governatori delle Banche centrali dei BRICS a Mosca. A margine dell’incontro Abdullah, accompagnato da una numerosa delegazione di finanzieri egiziani, è stato ricevuto per colloqui dal Governatore della Banca centrale della Federazione Russa, Elvira Nabiullina.

Nel corso di una conferenza stampa dopo i colloqui Kouchouk ha dichiarato che “i BRICS possono svolgere un ruolo influente, per non dire determinante, nel ridisegnare la struttura economica globale”. Secondo il ministro egiziano “i BRICS oltre a essere un’importante piattaforma per l’integrazione regionale tra l’Africa, il Medio Oriente e l’Asia, aiuta molto i Paesi-membri a creare nuove opportunità d’investimento, di sviluppo e anche di commercio internazionale”. In questo contesto l’Egitto “cerca una cooperazione più forte con tutti i partner dei BRICS per raggiungere la stabilità economica, la crescita e lo sviluppo per i nostri Paesi e i popoli”.

“Siamo molto contenti di essere una parte integrante dei BRICS e non vediamo l’ora di aumentare gli scambi commerciali con tutti gli Stati membri e di attirare investimenti”, ha detto Kouchouk, secondo il quale “è eccezionale la possibilità, offerta dai BRICS, di effettuare i pagamenti in valute locali”.