Egitto: in frenata la corsa dei prezzi al consumo

Gli investitori stranieri, attratti dai rendimenti altissimi, acquistano titoli del Tesoro egiziano per 935 milioni di dollari

Il tasso d’inflazione dei prezzi al consumo nelle aree urbane dell’Egitto è sceso dal 26,5%, registrato a ottobre del 2024, al 25,5% a novembre, segnando il livello più basso mai registrato da dicembre del 2022. Come ha annunciato l’agenzia di statistica egiziana “CAPMAS” anche su base annua il tasso d’inflazione è sceso dal 26,3% (novembre del 2023) al 25% a novembre dell’anno in corso (grafico sotto).

Come scrivono i giornali egiziani l’inflazione aveva iniziato a salire vertiginosamente all’inizio del 2022 dopo l’inizio del conflitto tra la Russia e l’Ucraina, suscitando forti preoccupazioni riguardo alla sicurezza alimentare del Paese nordafricano, uno dei maggiori importatori di grano russo. L’inflazione nelle città egiziane ha raggiunto il massimo storico del 38% nel settembre del 2023.

Gli investitori stranieri, che nel 2022-2023 hanno ritirato miliardi di dollari dai titoli egiziani, stanno ritornando sul mercato finanziario dell’Egitto: la Borsa egiziana ha riferito che gli “investitori stranieri hanno acquistato titoli del Tesoro egiziano a tre anni sul mercato secondario per circa 47,4 miliardi di sterline egiziane (circa 935 milioni di dollari)”. Secondo il quotidiano “Al Sharq” gli investitori stranieri hanno ottenuto un rendimento del 26,24% sui titoli, ovvero circa il 2% in più rispetto al tasso di interesse del 24,21% dell’ultima offerta della Banca centrale egiziana.

L’impennata degli investimenti in titoli di Stato egiziano ha seguito la decisione del Comitato di politica monetaria della Banca centrale d’Egitto di “mantenere i tassi di interesse al massimo storico” per la quinta volta consecutiva: attualmente, il tasso di deposito overnight è fissato al 27,25%, mentre il tasso di prestito overnight si attesta al 28,25 per cento.