Emirati Arabi Uniti investiranno nella costruzione in Egitto di un maxi-impianto fotovoltaico
L’Egitto che soffre di una drammatica penuria di risorse energetiche ha confermato il proprio impegno a incrementare la quota di energia rinnovabile nel mix energetico del Paese nordafricano fino al 42% entro il 2040. In questo contesto il Governo de Il Cairo ha annunciato di aver concluso una serie di accordi per la realizzazione di progetti energetici da fonti rinnovabili, con una capacità complessiva di 2.150 megawatt (MW), di cui 1.100 MW saranno dotati di moderni sistemi di stoccaggio a batteria.
Secondo una comunicato stampa, diffuso dal Governo egiziano un “accordo chiave” è stato sottoscritto tra la “New and Renewable Energy Development and Utilisation Authority of Egypt” (NEDA), la “Egyptian Electricity Transmission Company” (EETC) e la società finanziaria “Al Nowais Investment Group” degli Emirati Arabi Uniti. Il progetto prevede la costruzione nella zona economica speciale di “Abydos 2”, vicino ad Assuan (la parte meridionale del Paese) di un impianto solare da 1.000 megawatt con un avanzato sistema di stoccaggio di energia elettrica a batteria.
Un altro accordo prevede il potenziamento di 300 MW di energia delle capacità esistenti di un impianto di pannelli fotovoltaici da 500 MW a Kom Ombo, sempre ad Assuan. Gli investimenti complessivi nella realizzazione di questi ambiziosi progetti saranno superiori a un miliardo di dollari.
Come ha sottolineato il Governo egiziano “una volta completato, l’impianto fotovoltaico ‘Abydos 2’ sarà il più grande del suo genere in tutta l’Africa e potrà rifornire di energia elettrica pulita 769.800 famiglie”. Inoltre la realizzazione del progetto creerà circa 2.500 posti di lavoro nuovi. “Questo progetto contribuirà significativamente alla riduzione delle emissioni di carbonio, eliminando lo scarico in atmosfera di oltre 2,3 milioni di tonnellate di CO2 all’anno”, si legge nel comunicato.
Infine l’Egitto e gli Emirati Arabi hanno concluso due accordi di usufrutto per la costruzione di impianti di energia solare ed eolica, indispensabili per rifornire di elettricità la produzione di idrogeno verde e la sua conversione in ammoniaca verde. La capacità produttiva prevista è di circa 74.000 tonnellate di ammoniaca all’anno, che verrà interamente esportata all’estero. Questo progetto prevede un investimento diretto estero (IDE) di circa 500 milioni di dollari e coinvolge da una parte la NEDA e un consorzio europeo, composto da Scatec, Vertiglobe e Orascom Construction Company.