Il successo del tutto “inaspettato” dell’opposizione che potrà conquistare oltre 230 seggi della Lok Sabha, Camera bassa del parlamento indiano
Lo scrutinio delle schede elettorali in India è ancora in corso, ma i risultati quasi definitivi parlano chiaro: l’Alleanza nazionale democratica (NDA), guidata dal partito Bharatiya Janata (BJP) del premier, Narendra Modi, risulta in testa in 292 collegi su 543, circa il 54% delle preferenze, mentre la coalizione dell’opposizione l’Alleanza nazionale indiana per lo sviluppo inclusivo (INDIA), riunita intorno al partito del Congresso nazionale indiano (INC) risulterebbero avanti in circa 232 collegi, ovvero intorno al 41% delle preferenze. Con molta probabilità si tratta di una nuova vittoria politica per Modi, ma meno schiacciante del previsto.
In un articolo, pubblicato il 4 giugno sul quotidiano indiano “The Indian Express” Modi, ha scritto di aver pensato “costantemente al futuro luminoso” del suo Paese durante la sua meditazione a Kanyakumari, nello Stato del Tamil Nadu, dove si era ritirato per due giorni al termine della campagna elettorale. Si è chiusa “la più grande festa della democrazia”, ha scritto Modi, definendo l’India, chiamata dal premier con il nome autoctono “Bharat”, la “madre della democrazia”.
Per il presidente del Congresso nazionale indiano (INC), il principale partito di opposizione, Mallikarjun Kharge, i risultati “poco brillanti” dimostrati dalla coalizione di Modi alle urne, rappresentano “una sconfitta politica e morale” del premier. Qualora i risultati preliminari dovessero essere confermati, il blocco politico NDA, guidato dal partito di Modi avrebbe perso oltre 50 seggi rispetto ai risultati, ottenuti alle elezioni precedenti del 2019, quando aveva conquistato una maggioranza davvero schiacciante di 353 seggi in parlamento e il 65% delle preferenze.
In ogni caso la coalizione di Modi sembra riuscire a superare senza problemi la soglia di maggioranza di 272 seggi più uno, necessaria a formare un Governo indiano. Ciononostante il Congresso nazionale indiano (INC), principale forza di opposizione e capofila dell’Alleanza nazionale indiana per lo sviluppo inclusivo (INDIA) ha già avviato i festeggiamenti per l’inaspettato “successo elettorale” – i sondaggi d’opinione avevano “dato” all’opposizione tra i 113 e i 150 seggi – quasi come fosse una vittoria.
La maratona elettorale in India, un Paese di oltre 1,4 miliardi di abitanti, si sono svolte in sette fasi nell’arco di sei settimane, con quasi un miliardo di persone iscritte al voto e un’affluenza del 66%, pari a 642 milioni di votanti. Lo spoglio proseguirà per tutto il giorno di martedì, 4 giugno e probabilmente anche durante la notte. Se i risultati preliminari venissero confermati, per Modi si spalancherebbero le porte per un inedito terzo mandato, finora mai ottenuto da nessun leader indiano.