Elezioni regionali in Germania. Batosta per Scholz

In Baviera e nell’Assia vincono i conservatori di centro-destra, che a livello nazionale sono all’opposizione. Sfonda anche l'estremaa destra, rappresentata dal partito Alternativa per la Germania. I Verdi e i Liberali escono sconfitti.

L’esito delle elezioni tedesche di domenica in Baviera e nell’Assia è stato un vero disastro per il Governo del Cancelliere Olaf Scholz. Al di là dei risultati ottenuti dai partiti della coalizione governativa, i media tedeschi e internazionali hanno messo in risalto il successo dell’estrema destra: Alternativa per la Germania (Alternative für Deutschland, AfD) è stato tra i partiti più votati, un chiaro segnale del malcontento popolare per la linea politica ed economica di Scholz.

L’AfD, bollato in Germania come “partito di estrema destra”, ha ottenuto il 18,4% dei voti nell’Assia e il 14,6% in Baviera. In entrambi i casi è stato un risultato “storico” per l’AfD, fondato nel 2013, che  negli anni passati è riuscito a conquistare i consensi degli elettori anche al di fuori della propria tradizionale base di sostegno negli stati orientali, corrispondenti a quella che fino al 1990 era la Germania dell’Est (ex DDR).

Nei due importanti “Lander” occidentali della Germania sono stati chiamati alle urne 10 milioni di elettori, ovvero circa un sesto dell’intero elettorato del Paese. Si nota che dopo il voto del 2021 per il Bundestag, il Parlamento nazionale tedesco, in seguito al quale è stato formato il Governo “semaforo” tra i socialdemocratici della SPD, i Verdi e i liberali della FDP, guidato dal Cancelliere Olaf Scholz, le votazioni in Baviera e nell’Assia sono state il “primo importante evento elettorale”, una specie di “cartina di tornasole”, che ha permesso di testare il supporto popolare per la coalizione al vertice del Paese.

E sono state elezioni amare per Scholz: a trionfare sono stati i Cristiano-sociali della CDU/CSU, con appunto l’ascesa definitiva dell’AfD, che ha ottenuto importanti risultati in entrambe le regioni. La CSU in Baviera e la CDU nell’Assia hanno vinto rispettivamente con il 34% e il 36% dei voti. Invece i Socialdemocratici, il partito di Scholz, hanno ottenuto poco più del 15% dei “sì” nell’Assia e circa il 14% dei voti favorevoli in Baviera. Hanno perso molti consensi i Verdi e i Liberali, i due partiti al Governo “semaforo” insieme a quello di Scholz: i primi hanno ottenuto circa il 14% e il 13,8% dei voti, i secondi tra il 3 e il 5%.

Il tandem storico CDU/CSU ha detto che “non sarebbe intenzionato” a formare un Governo di coalizione con l’AfD, i cui risultati hanno comunque evidenziato la perdita di consensi – per il momento a livello regionale – del Governo di Scholz, in carica da quasi due anni.

In passato al centro delle elezioni statali tedesche si trovavano le problematiche “tradizionali” dei Bundesbürger, legate alle politiche locali, ai trasporti, alla sanità pubblica, all’istruzione. Negli ultimi anni invece il tono dei dibattiti si è spostato verso i problemi della sicurezza nelle città e verso i temi di rilievo nazionale, come l’immigrazione, la transizione energetica, l’ecologia e la situazione economica della Germania in generale.

Il partito Alternativa per la Germania ha conquistato la fiducia degli elettori facendo leva sul malcontento nei confronti di Scholz, accusato della crisi economica, dell’inflazione galoppante, dell’aumento dei prezzi dell’energia in seguito all’attacco contro i gasdotti “Nord Stream”, della crisi abitativa e del crescente numero di richiedenti asilo arrivati in Germania negli ultimi mesi.