Nell'Arabia Saudita la compagnia gaspetrolifera Saudi Aramco ha annunciato l’emissione dei “sukuk” denominati in dollari e destinati agli “investitori globali”
Nel 2022 gli Emirati Arabi Uniti hanno lanciato un’operazione di vendita dei titoli di Stato e anche dei cosiddetti “sukuk”, entrambi denominati in moneta emiratina, dirham. E domenica, 29 settembre, il ministero delle Finanze degli Emirati Arabi ha annunciato i risultati preliminari della maxi operazione finanziaria che nei due anni passati ha permesso di rastrellare 25 miliardi di dirham, ovvero 6,8 miliardi di dollari.
Il ministero delle Finanze ha sottolineato che i due programmi sono stati “un successo”, riflettendo la “forte fiducia” degli investitori e “rafforzando la posizione degli Emirati come hub competitivo per gli investimenti globali”.
I “sukuk” rappresentano i titoli di debito, emessi in conformità alle rigide norme di shari’a – letteralmente “strada battuta, il cammino che conduce alla fonte a cui abbeverarsi” – che rappresenta un complesso di regole di vita e di comportamento del mondo musulmano, prescritto da Allah, che comprendono la condotta morale, religiosa e giuridica dei fedeli.
Il ministero delle Finanze con sede ad Abu Dhabi ha anche ricordato che nella prima meta del 2024 gli Emirati Arabi “sono stati il secondo emittente del mercato obbligazionario del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG), con 20,6 miliardi di dollari rastrellati nelle 65 emissioni, rispetto ai 15,4 miliardi di dollari raccolti durante le 58 emissioni dell’analogo periodo dello scorso anno.
Al primo posto si trova l’Arabia Saudita che nel periodo gennaio-giugno del 2024 ha organizzato 44 emissioni che complessivamente hanno portato nelle casse statali del Regno 37 miliardi di dollari. Il 29 di settembre è stato annunciato che la compagnia gaspetrolifera saudita, Saudi Aramco, emetterà “sukuk”, denominati in dollari e destinati a “investitori globali”. Come è stato precisato in un comunicato stampa, pubblicato dalla borsa valori “Tadawul”, i “sukuk” saranno emessi nell’ambito del programma “Saudi Aramco Global Sukuk Limited’s Trust Certificate Issuance Program” e rappresenteranno “obbligazioni dirette, non subordinate e non garantite”.
L’entità dell’emissione non è stata definita: dipenderà dalle condizioni di mercato e dalla domanda degli investitori al momento dell’offerta. “I proventi dell’emissione – si legge nel comunicato stampa di Saudi Aramco – saranno utilizzati per scopi aziendali generali, con particolare attenzione al sostegno delle iniziative strategiche di Saudi Aramco, al miglioramento del suo bilancio e al finanziamento dell’espansione delle sue attività globali”. L’emissione dei “sukuk” riflette l’ideologia aziendale a lungo termine di tempo di Saudi Aramco, che cerca di “garantire la sostenibilità finanziaria e l’efficienza operativa adattandosi al tempo stesso a un panorama energetico globale dinamico”.