Emirati Arabi Uniti: contratti milionari con la Cina e l’Italia

Leonardo si occuperà della cyber security degli Emirati Arabi Uniti. A Malpensa “E – Gates” speciali per i cittadini degli Emirati Arabi.

La cerimonia ad Abu Dhabi

Nell’ambito del suo impressionante programma della transizione energetica e dello sviluppo delle energie rinnovabili gli Emirati Arabi Uniti stanno costituendo una flotta per il trasporto dell’ammoniaca, una sostanza chimica ideale per la produzione dell’idrogeno. AW Shipping, una nuova joint venture strategica tra l’emiratina ADNOC Logistics & Services (ADNOC L&S) e la società dell’industria chimica cinese Wanhua Chemicals, ha assegnato un contratto di un valore pari a 918 milioni di dirham emiratini (250 milioni di dollari) al cantiere cinese Jiangnan Shipyard per la costruzione di altre due mega navi-cisterna per il trasporto di ammoniaca (Very Large Ammonia Carriers, VLAC). I contratti iniziali per la costruzione delle due navi VLAC, con l’opzione per altre due, erano stati firmati dalle società in Cina a luglio del 2024.

In un comunicato stampa ADNOC Logistics & Services ha annunciato che i “contratti di costruzione navale sono stati firmati ad Abu Dhabi a margine della cerimonia di apertura del primo ufficio dei cantieri navali cinesi Jiangnan Shipyard in Medio Oriente”. Come ha dichiarato durante la cerimonia ad Abu Dhabi Abdulkareem al Masabi, presidente di AW Shipping e amministratore delegato di Adnoc L&S “questi contratti dimostrano l’impegno di AW Shipping e Adnoc L&S a soddisfare la futura domanda di fonti energetiche a più basso contenuto di carbonio come l’ammoniaca, che sono sempre più vitali per alimentare la transizione energetica”.

Da parte sua, Lin Ou, presidente di Jiangnan Shipyard, ha dichiarato all’agenzia stampa emiratina “Emirates News Agency WAM” che “la firma di questi due nuovi contratti approfondisce ulteriormente la cooperazione e l’amicizia tra ADNOC L&S e Jiangnan Shipyard, che rappresenta un’incarnazione concreta della pratica congiunta di decarbonizzazione del processo industriale da parte di tutte le parti, e imprime nuovo slancio alla futura transizione energetica”.

L’ammoniaca verde può essere utilizzata come accumulatore di energia presentando diversi vantaggi: può essere facilmente immagazzinata come liquido a pressioni modeste o refrigerata a -33° C, al contrario dell’idrogeno liquido che deve essere immagazzinato a condizioni criogeniche di -253 °C. È molto meno energivora, ma, nonostante sia tossica, è molto meno infiammabile dell’idrogeno. Stoccata in grandi serbatoi refrigerati delle navi VLAC, l’ammoniaca può essere trasportata in tutto il mondo. Questo la rende un deposito chimico ideale per le energie rinnovabili.

Le navi cisterna VLAC avranno una capacità di trasporto di 93.000 metri cubi di ammoniaca ciascuna, il che le rende tra le più grandi navi da trasporto di ammoniaca al mondo. Le navi, la cui consegna è prevista tra il 2027 e il 2028, saranno dotate di motori a doppia alimentazione ad alta efficienza energetica in grado di funzionare con gas di petrolio liquefatti o con combustibili convenzionali.

Mohammed bin Zayed Al Nahyan

Le autorità degli Emirati Arabi e personalmente il presidente lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan (nella foto) stanno lavorando a 360 gradi per sviluppare la cooperazione internazionale dello Stato arabo. Il gruppo italiano Leonardo ha firmato un contratto con gli Emirati Arabi, destinato ad accrescere le capacità tecnologiche della rete di comunicazioni sicure della Difesa del Paese. Lo riferisce un comunicato stampa, secondo cui il piano di collaborazione “mira a potenziare le comunicazioni sicure e i sistemi informativi per la sicurezza nazionale degli Emirati Arabi attraverso le capacità avanzate di protezione per applicazioni strategiche”.

“Le misure adottate – si legge nel comunicato – consolideranno la rete e l’infrastruttura IT di sicurezza, aumentando la resilienza contro minacce cyber e fisiche e salvaguardando, al contempo, la disponibilità, l’autenticità, l’integrità e la riservatezza dei dati e dei servizi”. In questo ambito Leonardo guiderà la progettazione e l’upgrade della rete con tecnologie allo stato dell’arte, realizzando un sistema integrato e interoperabile capace di garantire la continuità delle operazioni, insieme a interventi di miglioramento costanti. Uno dei focus principali del progetto sarà lo sviluppo di tecniche avanzate di criptazione per garantire i più alti standard di sicurezza nelle comunicazioni e nella gestione delle informazioni.

Abdulla Ali Al Subousi

E per evidenziare l’importanza dei contatti politici, del business e umani tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti all’aeroporto milanese di Malpensa sono stati aperti degli speciali “E-Gates” per i cittadini di questo Paese arabo. La Polizia di Stato in servizio presso l’aeroporto di Malpensa ha annunciato che a partire dal giovedì 10 ottobre, “gli arrivi e le partenze da entrambi i Terminal saranno più agevolati e snelli per i cittadini degli Emirati Arabi, che potranno utilizzare i varchi dotati del sistema automatizzato per entrare ed uscire dal territorio italiano, aggiungendosi così agli altri Paesi con cittadini muniti di passaporti elettronici europei (UE, SEE, CH), tra i quali la Città del Vaticano, gli Stati Uniti d’America, la Gran Bretagna, il Canada, l’Australia, il Giappone, la Nuova Zelanda, la Corea del Sud, Israele, il Principato di Monaco, Taiwan, il Singapore, San Marino e Andorra, che già utilizzano i varchi elettronici per i passaggi di frontiera”.

L’Ambasciatore emiratino in Italia, Abdulla Ali Al Subousi (nella foto), è giunto allo scalo aereo Varesino da Roma per testare personalmente il nuovo sistema. Il capo della Rappresentanza diplomatica emiratina ha valutato molto altamente l’iniziativa delle autorità italiane e ha dichiarato che l’innovazione aiuterà i due Paesi-amici a sviluppare ulteriormente una collaborazione reciprocamente vantaggiosa.