Il progetto verrà a costare oltre 121 milioni di dollari e sarà finanziato da Banca Zitouna, il primo istituto di credito islamico dell’Africa Settentrionale
In Tunisia la luce del Sole di certo non manca e il Paese nordafricano annuncia un accordo di partenariato strategico tra lo Stato un istituto di credito privato. per finanziare due programmi per il “riscaldamento solare dell’acqua nel settore residenziale e per la produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici”.
I due progetti, chiamati “Prosol” e “Prosol Elec” verranno finanziati dalla Banca Zitouna nel periodo 2024-2026, mentre la realizzazione sarà affidata alla Società tunisina dell’elettricità e del gas (STEG) e l’Agenzia nazionale per la gestione dell’energia (ANME). Banca Zitouna è il primo cosiddetto “istituto bancario islamico” nell’intera regione della Africa Settentrionale. Il finanziamento indispensabile per la realizzazione di tutt’e due i progetti è stimato in 370 milioni di dinari tunisini (121,6 milioni di dollari).
Come ha detto un rappresentante della STEG, il progetto “Prosol Elec” prevede l’installazione di pannelli solari cinesi di una capacità complessiva pari a 300 megawatt di energia elettrica a beneficio di 90 mila famiglie, mentre nell’embito del programma di riscaldamento dell’acqua, “Prosol”, verranno installati oltre 400.000 impianti.
L’accordo di cooperazione strategica tra gli enti statali tunisini e la banca islamica rappresenta uno dei primi risultati tangibili della realizzazione della “Strategia nazionale per la transizione energetica”, il cui principale obiettivo è l’accelerazione del passaggio del Paese nordafricano verso un futuro sostenibile, “in linea con il coinvolgimento del Paese nello sforzo globale per affrontare i rischi del cambiamento climatico attraverso la riduzione delle emissioni di carbonio del 45% entro il 2030”.
Uno dei punti forti della Strategia è legato al meccanismo di finanziamenti, che prevalentemente si basa sul “sostegno finanziario alle famiglie tunisine sotto forma di sovvenzioni, concesse dal Fondo per la transizione energetica”, supervisionato dall’Agenzia nazionale per la gestione dell’energia, o sotto forma di prestiti agevolati, erogati dalla Banca Zitouna. La Strategia mira ad aumentare in Tunisia la quota di fonti rinnovabili nella produzione complessiva di energia elettrica dall’attuale 5% al 35% entro i prossimi sei anni, garantendo un approvvigionamento energetico sicuro e accessibile a tutti entro il 2035.