Intanto a Pechino si è svolto il 14mo “Dialogo strategico sulla sicurezza” tra Cina e UE
Mentre a Pechino i rappresentanti dei vertici politici e militari della Cina e dell’Unione europea hanno partecipato lunedì 11 marzo alla 14° edizione del “Dialogo strategico” sulla politica di sicurezza nel settore della Difesa, le flotte della Cina, della Russia e dell’Iran hanno lanciato nel Golfo di Oman un’esercitazione congiunta. I colloqui sono stati incentrati sull’andamento delle relazioni bilaterali, sulla cooperazione nel campo della difesa, sulle principali controversie regionali e “altre questioni di comune interesse”, ha detto un portavoce del ministero della Difesa cinese.
Intanto di fronte alla crescente presenza militare occidentale nell’area del Mar Rosso le Marine della Cina, dell’Iran e della Russia hanno avviato l’esercitazione annuale congiunta del titolo “Marine Security Belt 2024” al largo del Golfo di Oman che andrà avanti dall’11 al 15 marzo. Come è stato annunciato dal ministero della Difesa di Pechino, la “flotta cinese consisterà del cacciatorpediniere lanciamissili ‘Urumqi’, della fregata missilistica ‘Linyi’ e della nave da rifornimento ‘Dongpinghu’”. La flotta russa è arrivata dall’Oceano Pacifico ed è composta dell’incrociatore missilistico “Varjag” e della fregata “Maresciallo Shaposhnikov”.
In totale alle manovre che si svolgono ogni anno sin dal 2018 partecipano oltre 20 navi. Quest’anno per la prima volta vi partecipano come osservatori i rappresentanti delle Marine del Pakistan, del Kazakhstan, dell’Azerbaijan, dell’Oman, dell’India e del Sud Africa. Il compito principale delle manovre è quello di garantire la sicurezza delle attività economiche marittime nella zona. Si prevede che le navi dei tre Paesi effettueranno delle esercitazioni speciali, nel corso delle quali saranno respinti alcuni attacchi dei droni galleggianti e aerei. Infine dovrà essere liberato un mercantile “attaccato e sequestrato dai pirati”.