Europa, le concessioni di von der Leyen agli agricoltori

Da settimane le proteste dei lavoratori agricoli hanno interessato le maggiori capitali europei, ora il presidente della Commissione europea spiega: "vanno ascoltati"

“I nostri agricoltori sono preoccupati e meritano di essere ascoltati”. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea tende la mano agli agricoltori che da settimane protestano in tutta Europa. Von der Leyen ha anche annunciando che proporrà il ritiro della proposta di legge sui pesticidi, che è “diventata un simbolo di polarizzazione” per questo motivo sarà elaborata una nuova proposta. Poi la promessa di sussidi e incentivi.

“So che sono preoccupati per il futuro dell’agricoltura e per il loro futuro – ha spiegato il presidente della Commissione come riporta l’ANSA – Ma sanno anche che l’agricoltura deve passare a un modello di produzione più sostenibile, in modo che le loro aziende rimangano redditizie negli anni a venire”. Ma ha anche ammesso che in questo momento proprio i produttori agricoli sono i più colpiti dal riscaldamento climatico che favorisce gli eventi atmosferici estremi come siccità e inondazioni che “distruggono i raccolti e mettono in pericolo il bestiame”, e sono anche tra i più penalizzati dalle conseguenze delle crisi internazionali che hanno portato a un aumento dell’inflazione, del costo dell’energia e dei fertilizzanti.

Sulla questione è intervenuto anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel che ha sottolineato il fatto che gli agricoltori meritano rispetto per l’immenso lavoro che fanno e che meritano compensi che siano equi. Come si conciliano quindi il supporto agli agricoltori e i miglioramenti dei processi produttivi per migliorare l’impatto ambientale? Chiaramente con i sussidi.

“Gli agricoltori hanno bisogno di un’argomentazione commerciale valida per le misure di miglioramento della natura, e forse noi non l’abbiamo fatta in modo convincente – spiega ancora von der Leyen – Di un vero e proprio incentivo che vada oltre la semplice perdita di resa. I sussidi pubblici possono fornire tali incentivi. La conservazione della natura può avere successo solo attraverso un approccio dal basso verso l’alto e basato sugli incentivi. Perché solo se i nostri agricoltori potranno vivere della terra, investiranno nel futuro”.