Europa, nel 2022 il 42% dell’energia consumata è da fonti rinnovabili

Cresce la capacità di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili in Europa. Nel 2022, secondo quanto comunica la Commissione europea, le fonti di energia rinnovabile hanno rappresentato il 41,2% del consumo lordo di elettricità nell’UE, 3,4 punti percentuali in più rispetto all’anno precedente. Nello stesso anno l’energia nucleare ha coperto meno del 22% dei consumi, quella prodotta con il gas meno del 20% e quella dalla combustione del carbone meno del 17%. Tra il 2021 e il 2022 le fondi di energia rinnovabile sono aumentate, in Europa, del 5,7%.

Tra le energie rinnovabili la parte del leone la fanno l’eolico e l’idroelettrico, che coprono circa i 2/3 del totale di energia pulita prodotta (37,5% l’eolico e 29,9% l’idroelettrico). Il resto proviene invece dal fotovoltaico (18,2%), dai biocarburanti solidi (6,9%) e da altre fonti rinnovabili (7,5%). La fonte in più rapida crescita è invece quella solare: tra il 2008 e il 2022 è cresciuta dall’1 al 18,2%.

 

Il paese più virtuoso è la Svezia il cui consumo di elettricità nel 2022 proveniva per l’83,3% da fonti rinnovabili (soprattutto idroelettrica ed eolica), secondo posto per la Danimarca, 77,2% (soprattutto eolico) e Austria 74,7% (soprattutto idroelettrica). Quindi troviamo Portogallo (61,0%), Croazia (55,5%), Lettonia (53,3%) e Spagna (50,9%). I paesi meno virtusi sono invece  Malta (10,1%), Ungheria (15,3%), Cechia (15,5%) e Lussemburgo (15,9%).