Le domande di asilo nei paesi dell’Unione Europea, a cui si aggiungono Svizzera e Norvegia, potrebbero superare il milione entro la fine del 2023.
Lo comunica l’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA) che spiega come i Paesi aderenti abbiano ricevuto 519.000 domande di asilo solo nei primi 6 mesi dell’anno, il 28% in più rispetto al primo semestre del 2022, anno che già aveva visto un aumento del 53% rispetto al 2021. E’ il semestre peggiore dal 2015-2016, anno caratterizzato dall’afflusso di rifugiati in Europa a causa del conflitto in Siria: nel 2015 c’erano state 1,2 milioni di domande e 1,3 milioni nel 2016. Nel 2017 i numeri sono calati sensibilmente dopo l’accordo tra l’UE e la Turchia per ridurre gli attraversamenti irregolari delle frontiere; i numeri si sono poi mantenuti bassi anche durante la pandemia di Covid, nel 2020 e 2021 e sono tornati a crescere sensibilmente nel 2022 (+53%) con 994.945 richieste.
La maggior parte dei richiedenti asilo arriva da Siria, Afghanistan, Venezuela, Turchia e Colombia: i cittadini di questi Paesi rappresentano il 44% delle domande totali. La crescita più rapida è quella relativa alle richieste provenienti da Costa d’Avorio, +50% (9 300) e Guinea, +60% (8 700). L’EUAA avverte che le strutture di diversi paesi europei sono “sotto pressione” visto che stanno già ospitando 4 milioni di rifugiati ucraini che beneficiano di un particolare status di protezione.