Eurozona, salgono le probabilità di un taglio dei tassi

Sembra crescere il consenso tra i banchieri europei in vista di un prossimo allentamento della politica monetaria.
La Banca centrale europea (BCE), ha in programma una riunione del consiglio il 6 giugno, data in cui è atteso il primo taglio dei tassi di interesse dopo i continui rialzi avvenuti nel 2022 e nel 2023 per frenare l’impennata dell’inflazione.

Il Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha spiegato in una conferenza stampa a margine del G7 finanza tenutosi a Stresa, in Italia, che: “L’inflazione ha una tendenza di fondo comune, sta diminuendo in tutte le principali aree economiche”. Un fatto che fa sperare che nelle prossima riunione della BCE ci siano “Le condizioni per un adeguamento della politica monetaria, l’inflazione sta scendendo in tutte le sue componenti e mi sembra sia emerso un consenso abbastanza generale sull’eventualità del taglio dei tassi. E’ vero che il mantra della BCE è che si decide meeting per meeting, ma adesso finalmente questo consenso si è ampliato”.

E una sponda importante è arrivata da Joachim Nagel presidente della Banca centrale tedesca (Bundesbank), anche lui presenta al meeting sul Lago Maggiore del G7, che ha fatto intendere di trovarsi d’accordo con Panetta per un allentamento della politica monetaria che potrebbe servire a dare ossigeno all’economia e a scongiurare tendenze recessive. Un fatto determinante visto che proprio la Germania è stata a capo dei banchieri che hanno spinto per i dieci rialzi consecutive avvenuti tra il 2022 e il 2023.

Tra i residui timori c’è l’andamento dell’inflazione negli Stati uniti che è molto meno controllato rispetto a quanto accade nell’Eurozona. Rispetto a quanto avviene negli USA “Ci sono ricadute indirette, rispetto alla valutazione che dobbiamo fare nel Consiglio direttivo: usiamo modelli macroeconomici e quindi tutto quello che accade negli Stati Uniti ha delle ricadute nell’Unione Europea”, ha spiegato Nagel secondo quanto riporta Il Messaggero.