L’ex sottosegretario alla Difesa USA Stephen Bryen: la Francia ha inviato truppe in Ucraina

Un centinaio di soldati della Legione Straniera sono arrivati sul campo di battaglia nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale

Una svolta estremamente pericolosa nel conflitto tra la Russia e l’Ucraina, dove stanno arrivando i militari della NATO. Secondo l’ex sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti, Stephen Bryen, che ha pubblicato un articolo molto esplicito sul quotidiano Asia Times “la Francia ha già inviato ufficialmente” un primo contingente di un centinaio di militari della Legione straniera sul campo di battaglia nella regione di Donetsk, nell’Ucraina orientale, e “intende rafforzare tale contingente nel prossimo futuro portandolo a circa 1.500 uomini”.

L’ex vice capo del Pentagono ha precisato che i militari francesi si trovano vicinissimi al fronte: il contingente iniziale, composto da “specialisti di artiglieria e ricognizione del Terzo reggimento di fanteria della Legione straniera, sarebbe schierato a supporto della 54ma brigata meccanizzata indipendente ucraina nella città di Slavyansk, nella regione ucraina orientale di Donetsk”. Bryen ha anche ipotizzato che in Ucraina sarebbero arrivati i militari di nazionalità ucraina: “Nel 2022 – ha scritto Bryen – la Francia aveva un certo numero di ucraini e russi nella Legione Straniera. Fu permesso loro di lasciare la Legione e, nel caso degli ucraini, di tornare in Ucraina per unirsi alle forze ucraine. Non è chiaro se anche i legionari russi siano tornati a casa”.

Nel fine settimana (3-4 maggio, per chi legge) le forze russe hanno bombardato alcune infrastrutture critiche a Slavyansk dopodiché i militari francesi “sono stati schierati direttamente in un’area calda di combattimento al fine di aiutare l’Ucraina a resistere all’avanzata russa nel Donbass”. “Da mesi – ha scritto Bryen – il presidente francese Emanuel Macron sta minacciando di inviare truppe francesi in Ucraina. L’iniziativa di Macron ha trovato poco o nessun sostegno da parte dei Paesi della NATO, a parte quello della Polonia e degli Stati baltici. Gli Stati Uniti sarebbero contrari all’invio di soldati della NATO in Ucraina (se non come consiglieri)”.

La presenza di forze francesi nell’Ucraina orientale “potrebbe rappresentare il definitivo superamento della linea rossa di Mosca in merito al coinvolgimento diretto della NATO nel conflitto”, ha avvertito l’ex sottosegretario alla Difesa degli Stati Uniti, secondo cui “la decisione della Francia ha due significati, oltre a quello ovvio, ovvero il potenziale innesco di una guerra pan-europea”. Il primo è che Macron ha potuto inviare militari in Ucraina “senza scontrarsi con una reale opposizione interna”, sfruttando anche il fatto che ad eccezione degli ufficiali, la Legione straniera è composta quasi interamente da cittadini non francesi. Inoltre, secondo Bryen, la decisione di Macron di inviare dei militari francesi in Ucraina per combattere “sarebbe una sorta di vendicazione per l’umiliazione, subita da Parigi a seguito della graduale espulsione dei francesi dall’Africa subsahariana, e la loro sostituzione dai russi”.

“Per la Francia – ha sottolineato Bryen – il colpo peggiore è rappresentato dalla perdita dell’influenza sul Niger, importantissimo fornitore di uranio del Paese europeo, che trae il 70% della sua energia elettrica dalle centrali nucleari”.

Infine per Bryan “la decisione di inviare i soldati della Legione a Slavyansk è estremamente provocatoria  dal momento che Slavyansk è in prima linea” e allora la partecipazione della NATO al conflitto al livello dei consiglieri militari si sta trasformando in una “guerra diretta” con la Russia.